cronaca

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La procura di Grosseto ha fatto sequestrare al Giglio la parte di cantiere del relitto della Costa Concordia dove ieri pomeriggio è morto per un incidente sul lavoro un sommozzatore spagnolo del consorzio Titan Micoperi mentre lavorava su un lato della nave. Saranno sentiti anche gli altri sommozzatori colleghi della vittima e impegnati nei lavori sott'acqua. Accertamenti anche dell'ispettorato del lavoro e della capitaneria di porto.

"Costa Crociere esprime il suo profondo cordoglio per la scomparsa del subacqueo del Consorzio Titan Micoperi e la sua vicinanza alla famiglia in questo momento drammatico". Lo riporta una nota della compagnia di navigazione riguardo all'incidente mortale di un sub impegnato in lavori sotto il relitto della Costa Concordia. "Costa Crociere è estremamente grata a tutti gli uomini e le donne che lavorano giorno e notte per le operazioni di rimozione di Costa Concordia ed è vicina a loro per la scomparsa del loro collega".

La struttura del Commissario delegato per l'emergenza naufragio nave Costa Concordia esprime "il più sentito cordoglio per la scomparsa del subacqueo spagnolo deceduto mentre era impegnato nelle operazioni di cantiere per la rimozione della nave all'Isola del Giglio": è quanto si legge in una nota del Dipartimento della Protezione Civile. "Il Capo del Dipartimento, Franco Gabrielli, rinnova la stima e l'apprezzamento per il lavoro degli uomini e delle donne che - viene sottolineato - da quasi due anni e senza risparmiarsi, operano quotidianamente in condizioni difficili e non prive di rischi per conseguire il comune obiettivo di allontanare la Concordia dal Giglio".


Il primo a soccorrere Israel Franco Moreno, il sommozzatore spagnolo morto nel cantiere della Costa Concordia al Giglio, è stato il compagno di immersione, che è riuscito a portarlo in superficie dove sono intervenuti medico, paramedico e 118. Quando lo spagnolo è stato tirato fuori dall'acqua, ed è stato soccorso dai sanitari sulla piattaforma che ospita il personale, era ancora cosciente. Nel cantiere della Concordia, viene spiegato, ogni sub quando lavora in immersione ha come 'angelo custode' un collega che rimane in osservazione e interviene se ci sono problemi. Così è successo anche per il sommozzatore spagnolo, ma l'intervento tempestivo garantito da questa pratica non è bastato a causa delle gravi ferite riportate nell'incidente sott'acqua.