
La Fondazione deve infatti all'Istituto di Previdenza quasi 6 milioni di contributi non versati e la legge prevede che i creditori pubblici vengano pagati per primi. Quindi, a meno di accordi diversi, tutti gli altri creditori dovranno attendere i prossimi finanziamenti. A cominciare dalla Siram, l'azienda che garantisce la manutenzione, creditrice di una somma che si aggira intorno ai 3 milioni e che potrebbe arrivare a ritirare il proprio personale nelle prossime settimane, nel caso non venisse pagata almeno una parte.
Poi si attendono i contributi pubblici: il Comune verserà circa 2 milioni e trecentomila euro, la Regione un milione ma dal momento che i conti continuano a non tornare è urgente che si arrivi a una definizione nell'ambito del finanziamento previsto dalla legge Bray. Trieste e Firenze ( i teatri più solleciti nel preparare la documentazione richiesta) hanno ottenuto già a dicembre scorso una prima tranche sulla parte di fondi stanziati dalla legge per la gestione corrente 2013. Per il Carlo Felice, al quale potrebbero arrivare sei o sette milioni, è invece ancora in definizione la pratica e manca soprattutto un accordo con i sindacati che costituisce una delle clausole fondamentali per l'accesso al prestito.
IL COMMENTO
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