Cronaca

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Spunta una lettera nella già intricata vicenda della Fondazione Carige. Una lettera ricevuta qualche mese fa dall’ormai ex presidente Vincenzo Lorenzelli, che lui lesse durante una seduta del consiglio di amministrazione. Tornato da un viaggio a Parigi, i soci francesi della Banca Carige che detengono il 15% del pacchetto azionario, vollero ringraziarlo per i suoi interessamenti. Ma andarono oltre: il significato di quella missiva a molti è parso come una possibile apertura di Lorenzelli per una collaborazione tra Fondazione e gruppo francese, per conquistare il controllo della banca. Da sempre l’espansione dei soci d’oltralpe è vista come una minaccia. E che l’apertura arrivasse da Lorenzelli si dice abbia mandato su tutte le furie Giovanni Berneschi, il presidente delle Carige, tanto che i rapporti tra i due si raffreddarono. Il resto è storia recente, con il quadrato fatto dalle forze politiche dei due schieramenti, dalla Camere di commercio, dalla Curia, dall’Opus Dei e dalle istituzioni, comune di Genova e Regione Liguria in primis, attorno alla Banca e quindi proprio a Berneschi. Difficile sapere oggi chi sarà designato nuovo presidente della Fondazione Carige: si fa il nome di Sergio Maria Carbone, ben visto da tutti, uomo di garanzia, vicino a Pericu, ma anche al centrodestra. Con gli industriali genovesi che chiedono di essere rappresentanti nel consiglio di amministrazione, e soprattutto in attesa delle mosse annunciare da Lorenzelli, che minaccia esposti contro le procedure con cui è stato nominato il nuovo cda. (Davide Lentini)