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"La posizione sostenuta dal Partito democratico sulla Rai è paradossale, a causa del suo atteggiamento lobbistico e consociativo, mi sono ritrovato a difendere gli orientamenti del Governo di fronte agli attacchi del Pd in Commissione V ". Lo ha detto il senatore di Liguria civica Maurizio Rossi al termine dell'analisi degli emendamenti sulla spending review in Rai in commissione V inseriti nel decreto Irpef, nella parte che contiene il taglio delle sedi regionali della Rai.

"Il testo presentato dal Governo - ha spiegato Rossi - prevede la cancellazione dell'articolo della legge Gasparri in cui si stabilisce l"obbligo dell'esistenza di una sede Rai in ogni regione. Si tratta di una scelta dettata dalla necessità di risparmiare e iniziare a tagliare gli enormi sprechi delle sedi regionali senza ovviamente trascurare i compiti di servizio pubblico. Purtroppo la sacrosanta esigenza di ottimizzare i costi non deve essere piaciuta al 'Partito della Rai', Pd intesta, che ha votato contro il testo uscito dal Consiglio dei ministri. Dopo il voto di domenica degli italiani che a gran voce hanno chiesto a Renzi di andare avanti con la lotta agli sprechi vedere che le lobby del partito Rai con il sostegno primario del Pd non hanno capito nulla del significato del voto non lascia presagire nulla di buono. Si privilegiano ancora gli interessi di sempre da difendere nel carrozzone pubblico a discapito di quelli primari dei cittadini".