cronaca

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Corteo dei lavoratori dell'Ilva per protestare contro la decisione dell'azienda che ha annunciato che pagherà gli stipendi ma non la quattordicesima. Intanto è sempre più insistente la voce di un possibile compratore per Ilva, forse Arcelor Mittal colosso del settore con stabilimenti in tutto il mondo. Molte le manifestazioni di interesse per gli stabilimenti: dagli indiani di Jindal ala cinese Anshan Iron steel.



In mattinata il corteo per le strade di Cornigliano. Dalle 11.30 alle 12.00 sono stati occupati i binari della linea Genova-Ventimiglia all'altezza della stazione di Cornigliano. Contenute le ripercussioni sul traffico ferroviario: si segnalano ritardi di circa un'ora per l'Intercity 660 Milano - Ventimiglia, mezz'ora per due regionali e altri tre regionali parzialmente sopressi. La situazione è tornata alla normalità anche sulle strade, dopo che i lavoratori sono rientrati in sede.


La protesta dei lavoratori dello stabilimento Ilva di Genova è stata proclamata in modo unitario da Fim, Fiom, Uilm. Sono diverse le motivazioni. Ieri a Roma si e' svolto un incontro che le segreterie nazionali di Fim, Fiom, Uilm hanno definito "insoddisfacente". Il neo commissario straordinario dell'Ilva Piero Gnudi ha incontrato al Mise i sindacati ed ha tracciato "una situazione di grave sofferenza dal Gruppo che, pur riducendo le perdite del 2013, continua a bruciare disponibilità di cassa". Oltre al nodo della quattordicesima, resta l'incertezza per il futuro che "ad oggi e' privo di definizione. La mancanza di risorse e la ricerca di un nuovo proprietario per l'Ilva, cambiano le linee di sviluppo tracciate in questi anni e necessitano di verifiche ed approfondimenti".

Per queste ragioni Fim, Fiom, Uilm nazionali hanno proclamato per venerdì 11 luglio lo sciopero generale del Gruppo con manifestazione a Roma davanti alla Presidenza del Consiglio al quale è stato chiesto formalmente un incontro