
Il nucleo investigativo del comando provinciale della forestale di Genova ha sequestrato un cumulo di terre e rocce di provenienza ignota, considerate rifiuto, trovate al cantiere portuale di Calata Bettolo. Alcuni sono stati denunciati per reati ambientali altri per falso avendo compilato dei documenti di trasporto dei rifiuti, apponendo, nella parte riservata al produttore dei medesimi, firme contraffatte o improprie.
L'indagine è stata condotta con pedinamenti e accertamenti documentali riguardanti i trasporti di rifiuti di demolizione provenienti da un cantiere di via Albertazzi, vicino a uno dei varchi portuali. Gli investigatori ipotizzano il reato di illecita gestione di rifiuti e falso in atto. L'impresa incaricata della demolizione, con il concorso della ditta che effettuava i trasporti, ha depositato abusivamente parte delle macerie al cantiere di Calata Bettolo e da qui sono sparite, "presumibilmente all'interno dello specchio di bacino in corso di riempimento", dice la forestale. Ieri, durante un sopralluogo nel cantiere, sulla sommità di un enorme terrapieno che avrebbe dovuto essere costituito solamente da sabbie di dragaggio portuale, gli investigatori hanno notato un mucchio di terra del tutto differente dal resto del materiale. L'area è stata sequestrata: compiuti campionamenti per verificare l'eventuale pericolosità dei rifiuti.
IL COMMENTO
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