Con 194 voti su 200 il consiglio generale ha eletto Annamaria Furlan a segretario generale della Cisl. Prende il posto di Raffaele Bonanni, che ha guidato l’organizzazione sindacale per otto anni. “Sono grata per la responsabilità che avete inteso attribuirmi e soprattutto per l’onore che mi avete riconosciuto eleggendomi all’incarico che fu dei grandi segretari generali della nostra organizzazione”, ha detto un’emozionata Furlan.
E il pensiero della neo segretaria va proprio ai suoi predecessori: da Pastore a Macario, da Marini a Pezzotta. “In un momento così importante nella mia vita di donna e di militante della Cisl” – ha proseguito la Furlan – “permettetemi di svolgere il primo pensiero alla mia famiglia. So che il mio debito nei confronti di mio marito Stefano, di mio figlio Matteo e dei miei genitori è tanto grande da non poter essere quantificabile e quindi inestinguibile. Con l’unica attenuante che anche il mio amore per loro è della stessa identica natura”.
La Furlan si sofferma poi sulla rilevanza dell’elezione di una donna a capo della Cisl per la prima volta. “Il secondo pensiero è per tutte le donne che hanno preso parte alla storia di questa nostra organizzazione. E la consapevolezza che l’elezione per la prima volta di una donna alla carica di segretario generale della Cisl riveste un valore politico e simbolico che va ben al di là della modestia della mia persona”.
“In questo senso è un giorno di festa per tutte le donne e per tutta la Cisl. Soprattutto, però, vorrei che fosse un giorno di speranza per tutti noi. Di fondata speranza, di realistica speranza per il nostro Paese”, conclude la neo segretaria.
Prima dell’elezione era stato il momento del congedo da parte del segretario uscente Raffaele Bonanni, che ha chiesto al consiglio di non rivotarlo: “le mie dimissioni sono irrevocabili”. “Passiamo il testimone in mani salde e sicure”, ha detto riferendosi ad Annamaria Furlan. Ma Bonanni ha anche tracciato la rotta da seguire nei prossimi mesi. “Mantenere la barra dritta, senza spocchiosità. Noi siamo unitari, perché sappiamo che quando si è unitari e si ha coesione il sindacato è più forte. Ma sappiamo pure che una falsa unità, fondata su teorie false, indebolisce il sindacato”.
Cinquantasei anni, genovese, Annamaria Furlan ha iniziato la sua attività sindacale nel 1980 come delegata del Silulap, la categoria Cisl dei lavoratori postali di cui poi è divenuta Segretaria provinciale e regionale. Successivamente Furlan ha guidato la Cisl di Genova e la Cisl regionale della Liguria. Dal 2002 è Segretario Confederale della Cisl dove si occupa del settore terziario e servizi, che comprende: commercio, turismo, banche, assicurazioni, telecomunicazioni, spettacolo, editoria, trasporti, poste, authority, politiche agroalimentari ed energetiche.
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Furlan alla guida della Cisl: "Giorno di festa per tutte le donne"
La sindacalista genovese succede a Bonanni
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