
"E' stato incredibile, meraviglioso", ha commentato Eustace, che ha aperto il suo paracadute dopo una caduta libera in cui ha percorso ben 39 chilometri in quattro minuti. In tutto dal lancio all'atterragio sono passati quindici minuti. Mentre per salire quasi sul tetto della stratosfera con un pallone aerostatico - indossando una tuta da spaziale - ha impiegato circa due ore.
A terra la squadra di esperti che hanno seguito l'emozionante lancio racconta di aver udito il 'sonic boom' quando Eustace con la sua velocità ha infranto per 90 secondi la barriera del suono. "Ho potuto vedere l'oscurità dello spazio e gli strati dell'atmosfera come mai li avevo visti finora. E' stato meraviglioso", ha raccontato ancora Eustace.
L'impresa è stata una sorpresa per tutti, preparata a lungo e in gran segreto dalla Paragon Space Development e il suo team di superesperti nella realizzazione di sistemi di controllo in situazioni estreme. In questo caso si trattava di sperimentare proprio la supertecnologica tuta spaziale usata.
Eustace si è allenato per quasi tre anni, prendendo un lungo periodo di aspettativa da Google e preparando il lancio record fuori dalla luce dei riflettori. A differenza, fanno notare i media Usa, della super pubblicizzata impresa di Baugmartner due anni fa, sponsorizzata dalla Red Bull.
"L'impresa di Eustace è pazzesca. Ha comportato un incredibile dose di rischio e portarla a termine senza problemi testimonia la professionalità del lavoro fatto", si congratula sul New York Times l'ex astronauta Mark Kelly. E per il prossimo record - affermano gli esperti - ci vorrà probabilmente del tempo. E chissà che Eustace non ci riprovi ancora. O se a raccogliere il guanto della sfida sarà ancora l'austriaco Baugmartner.
IL COMMENTO
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