
“Filippo Taddei, responsabile Lavoro ed Economia del Pd, stamane ha accennato al fatto che si potrebbe ridurre l’adeguamento del fondo sanitario – ha continuato Chiamparino – ma siamo in attesa di proposte, al momento ci sono soltanto parole”. Proposte che adesso attende anche Enrico Rossi, governatore della Toscana, secondo il quale “bisogna chiedere che il Governo si faccia un ragionamento approfondito su come far fronte a questi tagli che colpiscono la sanità. È possibile effettuare risparmi puntando alla qualità, purché si proceda a una riorganizzazione dei servizi sanitari. Servono strumenti legislativi da parte del governo per fare fronte a certe spese: come quelle farmaceutiche per esempio, le quali dovranno pur essere contenute”.
Torna in voga anche il problema dei premi eccessivamente alti per i dirigenti sanitari: “In un momento di crisi come questo – aggiunge Rossi – i premi di produttività sono uno scandalo e dobbiamo erogarli. Già eliminare questo sarebbe un segnale importante. Nelle aziende private, quando c’è una crisi, si ricorre a strumenti come i contratti di solidarietà: nel pubblico mi sembra più equo tutelare i lavoratori e chi ha redditi più bassi, chiedendo qualcosa in più a chi guadagna maggiormente”. Dello stesso avviso anche il governatore della Campania, Stefano Caldoro, secondo il quale ogni taglio alle regioni significa, per l’80%, tagliare fondi vitali per la sanità: “Non è possibile incidere su trasporti e sanità, sono già in una situazione di grande emergenza. Noi abbiamo formulato proposte, siamo fiduciosi che una situazione si possa trovare.
Il coordinatore degli assessori regionali al bilancio, Massimo Garavaglia, al termine della Conferenza, ha sottolineato come un accordo sia nell’interesse di tutti, visto che nei confronti dell’Europa serve un segnale forte e, soprattutto, coperture certe: “Con i ricorsi l’Ue imporrebbe altri quattro miliardi di multe da pagare”.
IL COMMENTO
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