
All'incontro i lavoratori hanno posto le problematiche relative alla crisi che Amiu sta attraversando e che rischiano di ripercuotersi sui dipendenti. È emersa la disponibilità di convocare al più presto un tavolo di confronto anche con il Comune e l'azienda, non solo per dare un futuro alla discarica, ma anche per individuare nuovi fondi sia di carattere nazionale che europeo ed evitare così' qualsiasi danno ai lavoratori, in attesa che la Liguria torni ad essere autosufficiente dal punto di vista dello smaltimento dei rifiuti.
Sono diverse le priorità che il tavolo negoziale dovrà affrontare. Anzitutto, la previsione di investimenti, da ricercare anche a livello europeo e nazionale, a sostegno di un piano industriale che preveda la chiusura del ciclo dei rifiuti sul territorio. Poi, l’individuazione degli interventi di bonifica di Scarpino 1, il diverso uso dei depuratori, l’attivazione degli impianti di separazione che consentano la riapertura a breve della discarica di Scarpino, confermandone l’utilizzo nel tempo quale discarica di servizio.
C’è inoltre tutto il tema legato all’individuazione delle necessarie modifiche agli atti amministrativi e di legge che traguardino alla funzionalità dell’ato (ambito territoriale ottimale) metropolitano superando quelle incomprensioni tra amministrazioni che nel passato hanno causato problemi anche all’operatività aziendale.
Oltre a ciò, il tavolo negoziale si occuperà di adottare misure utili all’aumento della raccolta differenziata e di definire il modo di gestire il periodo transitorio di trasferimento fuori città dei rifiuti.
IL COMMENTO
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