cronaca

Per un piano nazionale del carbone
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Più di mille persone in piazza per Tirreno Power, tra indotto e cittadini. Manifestano contro il Governo "sordo, che non ci ascolta più, siamo venuti in coro a riprenderci il lavoro”, questo lo slogan urlato tramite un megafono direttamente nel corteo, con i dipendenti che chiedono l’intervento di Renzi e l’istituzione di un piano nazionale del carbone, oltre ovviamente la risoluzione del problema relativo alla centrale di Vado Ligure.

La protesta era stata annunciata dopo che la conferenza di servizi, prevista nei giorni scorsi, era stata rinviata nuovamente. Fulvia Veirana, segretario provinciale della Cgil, ha precisato che lo scopo del presidio è “chiedere nuovamente un intervento del Governo per i lavoratori della centrale. Il clima è teso: i lavoratori vogliono tornare al loro lavoro e qualcuno gli deve delle risposte. Basta con i tecnicismi e i cavilli, loro vogliono soltanto avere uno stipendio. Questa cosa si deve fare compatibilmente con l’ambiente ma non sono certo i lavoratori a dover trovare delle risposte”.

Dopo alcune ore è stato sbloccato il casello di Savona e la manifestazione si è spostata sulla superstrada verso Vado. "Chiediamo che ci sia un tavolo efficace sul tema del carbone in generale. Non solo per il presente, ma soprattutto per la prospettiva futura dei lavoratori che dopo otto mesi sono abbastanza tesi. Non vedono uno sbocco futuro. Ci auguriamo che il governo intervenga direttamente", ha continuato Fulvia Veirana. 

I lavoratori hanno sbloccato anche la superstrada dopo la promessa giunta da Palazzo Chigi di un incontro sul tema. La data fissata per l'incontro è giovedì 11 dicembre.