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Indicato come leader di un ipotetico listone Sinistra-M5s
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Ferruccio Sansa si defila dalle prossime elezioni regionali in Liguria. "Quando mi è stato riferito che stavano pensando a me come candidato per farci uscire dalla crisi, ho subito pensato che questa regione dovesse essere davvero messa male. Dall'altra parte mi ha fatto molto piacere, perché le tante inchieste che ho fatto in questi anni mi hanno messo contro determinate persone".

Il nome del giornalista genovese circolava da tempo come leader sul campo di un ipotetico listone targato Sinistra-Cinque Stelle. Un nome da leggere come antitesi ideale delle forze al governo della Regione. "Per una notte questo mi ha tentato, poi ho pensato che io faccio un altro lavoro. Avessi voluto fare il politico, avrei dovuto chiudere con il giornalismo. Non volevo si pensasse che tutte le critiche di questi ultimi anni fossero una specie di preparazione per scendere in campo. È un bellissimo mestiere, si ha la possibilità di raccontare storie altrui come di criticare, e ha fortissimi intrecci con la politica. È legittimo quindi che un giornalista passi alla politica, ma poi non si può più fare viceversa. Dal punto di vista personale la possibilità di candidarmi mi ha fatto riavvicinare alla regione".

Per Sansa, direttore del Fatto Quotidiano del Lunedì, la Liguria è a un bivio. "Se ci si affiderà alle stesse persone che l'hanno governata in questi anni si rischia il tracollo, ma massimo della crisi vuol dire anche massima possibilità di crescita. Se fossi diventato presidente della Regione Liguria, come primo provvedimento avrei azzerato le nomine in consiglio. Avrei scelto persone che non hanno mai fatto politica e cambiato questa classe dirigente, amministratori delegati delle partecipate inclusi. Avrei fatto il possibile per cambiare il sistema".

Non si tratta però solo di una questione di soldi. "Per anni ci siamo bruciati le migliori menti della Regione perché nelle Università, nel mondo della Sanità e nelle aziende partecipate servivano i fedelissimi e i cortigiani dei politici. Questo deve cambiare, i giovani devono avere fiducia. Ma come si fa se per anni Carige ha fatto investimenti sbagliati e nessuno ha alzato la mano dicendo che stava sbagliando? Degli Erzelli ne parliamo da anni, tutti mi dicevano che ero contrario al futuro e sono stato insultato pubblicamente da chi invece sosteneva questo progetto. Un progetto portato avanti dal centrosinistra di Burlando, persino Napolitano si è espresso su questa cosa: il centrodestra anche era favorevole. E adesso cosa si scopre? Milioni di soldi pubblici per far installare le imprese in quella zona, e poi loro invece di assumere hanno iniziato a licenziare. Abbiamo 250 milioni per i potenti, ma per i correntisti no".

Su politici, imprenditori, banchieri e la nuova speculazione edilizia, Ferruccio Sansa ha scritto il libro 'Il partito del cemento', divenuto in breve un best seller. "A Monterosso, quando ancora le ruspe stavano scavando i morti, si stava costruendo un autosilo. Volevano costruire, a due passi dal Bisagno, un palazzo di 30 piani ricco di uffici con una Coop al piano terra. E potrei citare decine di altri esempi del genere. Non ha senso continuare a costruire case quando non ce n'è bisogno, si arricchiscono soltanto gli imprenditori del mattone e si tolgono soldi ai cittadini, perché se a una casa con vista costruiscono davanti un palazzo, senza che ce ne sia peraltro bisogno, il valore dell'appartamento si abbatte".

Archiviata l'idea di correre per le Regionali 2015 in Liguria, per Sansa è necessario guardare al futuro. "La tutela dell'ambiente non è uno snobismo per gente che se lo può permettere: è economia, denaro, posti di lavoro. Il sogno sarebbe quello di trovare un candidato che possa rompere i ponti con la vecchia politica, e al momento credo che Cofferati paradossalmente sembri più "giovane" della Paita mentre nel Movimento 5 Stelle l'isolamento di Grillo sta facendo enormi danni".