cronaca

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I dolci made in Liguria trainano l’artigianato alimentare della regione: anche quest’anno, a Natale e a Capodanno, i liguri potranno far conto su una serie di prodotti di elevata qualità. Il dato relativo all’artigianato alimentare non è eccellente ma resiste alla crisi che sta stringendo in una morsa infernale le piccole e medie imprese.

Secondo la ricerca dell’Ufficio studi di Confartigianato su dati Unioncamere e Istat, infatti, le 3.119 micro e piccole imprese sul territorio sono cresciute, nell’ultimo anno, dello 0,1%. Un andamento tutto sommato in linea con il dato nazionale (+0,4%) ma dietro a regioni trainanti come Trentino Alto Adige (+2,2%), Toscana (+1,4%), Friuli Venezia Giulia (+1,4%) e Sicilia (1,3%).

Sorride anche il mercato del lavoro dato che, nel secondo trimestre dell’anno, l’occupazione in questo settore è cresciuta del 5,4% e quattro addetti su dieci lavorano in un’impresa artigiana.

Sono i dolci a fare da locomotiva dell’artigianato ligure con ben 1.560 realtà tra pasticcerie, panifici e gelaterie. Calano i servizi di ristorazione (-0,6%), il cibo d’asporto e soprattutto il settore della pasta (-3,1%). Male anche gli oli e grassi vegetali/animali (-1,4%), carne (-8,7%), ortaggi e pesce (-7,7%) mentre crescono decisamente le produzioni artigianali di vino, distillati e birra (+7,7%).

Andando ad analizzare il dato specifico per le quattro province del nostro territorio, emerge che l’artigianato alimentare cresce a Genova (+1%) mentre Savona è fanalino di coda (-1,2%). Fanno solo leggermente meglio Imperia (-0,3%) e La Spezia (-0,7%).