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Garotta: "Non possiamo dire di tenere i rifiuti in casa"
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"L'accumulo di rifiuti fuori dai cassonetti a Genova nei giorni scorsi è dovuto allo sciopero dei lavoratori della raccolta differenziata, all'incapacità degli impianti di Piemonte e Lombardia di esaurire l'indifferenziata della Provincia di Genova e allo sciopero generale". Lo spiega l'assessore al ciclo dei rifiuti Valeria Garotta a Palazzo Tursi in consiglio comunale.

Vista la chiusura della discarica di Scarpino perché 'fuori legge', la Regione Liguria è al lavoro per individuare nuovi impianti in Piemonte dove smaltire i rifiuti genovesi. "La raccolta della carta ha subito un rallentamento inopportuno a seguito del fatto che l'azienda privata incaricata, Switch, ha sospeso i pagamenti dei salari ai propri dipendenti provocando uno sciopero dei lavoratori - sottolinea l'assessore - Amiu sta procedendo a liquidare le fatture a Switch facendo dettagliate verifiche a seguito delle indagini della magistratura".

"Abbiamo fatto bene a indirizzare Amiu affinché i nuovi servizi di raccolta differenziata siano il più possibile garantiti con occupazione interna per mettersi al riparo da situazione di questo tipo - commenta - Ad oggi i siti individuati dalla Regione Liguria tra Piemonte e Lombardia per lo smaltimento fuori Regione dei rifiuti della Provincia di Genova, circa 850 tonnellate al giorno, non sono in grado di assorbire tutto, riescono a ricevere solo 700 tonnellate al giorno, la Regione Liguria sta ricercando nuovi siti, credo che nei prossimi giorni avremo nuovi impianti in Piemonte per smaltire i rifiuti genovesi, la situazione provoca un rallentamento della raccolta dell'indifferenziata in città".

"Non possiamo dire ai genovesi di tenersi i rifiuti a casa, - aggiunge - stiamo lavorando per risolvere i problemi".