
Il Comune nel suo comunicato stampa ufficiale ha precisato questo dettaglio, ma non lo ha fatto sui pannelli luminosi né ha imposto ad Apcoa di segnalarlo agli automobilisti che posteggiavano in Piazza della Vittoria. Risultato: decine di persone convinte di poter posteggiare gratuitamente si sono ritrovate una multa sul parabrezza, e a nulla sono valse le richieste di spiegazione e gli inviti a rivedere la decisione.
La legge (o le decisioni comunali) non ammettono ignoranza, così come le multe non guardano in faccia la buona fede dei cittadini, rei soltanto di avere preso per buoni gli annunci di Palazzo Tursi, che non solo non ha avuto la forza di imporre la gratuità del parcheggio ad Apcoa (peraltro tra i park più cari di Genova) ma neppure di esigere chiarezza nella comunicazione.
Ci sarebbe da sperare che a questo punto il Comune pretendesse che Apcoa cancelli le multe, ma non c'è da contarci. "Mi sento truffata", dice un'automobilista che ha chiamato la nostra redazione. Ecco, questo è esattamente quello che non dovrebbe mai accadere: che un cittadino si senta truffato dalle istituzioni. Anche su una banale multa da 30 euro, presa perché si è scelto di fare shopping in Piazza della Vittoria anziché andare altrove, magari all'Outlet di Serravalle, dove i parcheggi sono gratuiti sette giorni su sette.
p.s.: Un amico mi fa notare che ci sarebbe da ridire anche sul messaggio "parcheggio gratis=economia che gira di più", in una città dove il trasporto pubblico vive una crisi profondissima e dove il tema della mobilità sostenibile non è da tempo all'ordine del giorno del dibattito pubblico. Forse sarebbe stato meglio regalare il biglietto dell'autobus anziché il parcheggio.
IL COMMENTO
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