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Vertice infuocato: no all'opera e nuovo candidato a sinistra
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Il day after delle primarie impatta duramente anche su Palazzo Tursi. Rottura in maggioranza durante una rovente riunione che ha affrontato lo spinoso tema della Gronda, sulla quale oggi il consiglio comunale è chiamato a pronunciarsi in vista della Conferenza dei servizi convocata per il prossimo 23 gennaio. Si tratta dell’ultimo adempimento per il definitivo via libera all’opera. Sel e Lista Doria, però, continuano a esprimere il loro parere contrario alla realizzazione dell’infrastruttura “in blocco”, richiedendo che si proceda per lotti. Una ipotesi che viene notoriamente scartata da Autostrade per l’Italia, società che dovrebbe appunto costruire la Gronda e secondo la quale non si può fare altro che procedere “in un colpo solo”. La risultanze del vertice di questa sera, dunque, consegnano al consiglio comunale genovese di domani una maggioranza ancora divisa, che metterà in grave difficoltà il sindaco Marco Doria posto che il Pd è per la realizzazione dell’opera “senza se e senza ma”.

Secondo le indiscrezioni raccolte da Primocanale, peraltro, a pesare sull’esito del summit è stato anche un documento diffuso nel pomeriggio dal gruppo consiliare della Lista Doria, che esplicitamente in vista le forze di sinistra a cercare una diversa candidatura alla presidenza della Regione Liguria diversa da quella emersa dalla consultazione. “L'esito delle primarie del Partito Democratico fa emergere ancora una volta- si legge nel documento - la necessità che tutte le forze politiche di sinistra della Liguria si rimbocchino le maniche alla ricerca di un'alternativa concreta per la nostra Regione.Non è più possibile procrastinare la condivisione di un programma e di un candidato che abbiano ben presenti le tante emergenze del nostro territorio, dalla messa in sicurezza idrogeologica alla gestione dei rifiuti, dal rispetto dell'ambiente alla valorizzazione dei servizi pubblici, avendo sempre come punto di riferimento imprescindibile l'interesse collettivo e la tutela dei beni comuni".