
Se il Governo e i vertici Finmeccanica fossero un po’ più lungimiranti, una soluzione alternativa ci sarebbe qualora da parte degli acquirenti non ci fossero le dovute garanzie sia sul versante industriale che di ritorno economico per la holding. Infatti, si potrebbe pensare che del 40% di Finmeccanica, un 20-25% potrebbe essere preso da Cdp ed un altro 15% rimanere alla stessa holding. Successivamente andrebbe fatto un processo di ricapitalizzazione della rimanente parte del 60% di Ansaldo Sts, e con queste risorse si potrebbe acquisire Ansaldo Breda.
Finmeccanica, in questo quadro, incasserebbe risorse senza esborsi finanziari. La fase successiva potrebbe essere costituita dalla individuazione di partnership industriali con l’ingresso di fondi internazionali interessati a sostenere il progetto. Insomma, con questo schema simile a quello già attuato per Ansaldo Energia, un successo enfatizzato da Tamagnini, AD di FSI, si realizzerebbe un’operazione di forte respiro internazionale, salvaguardando il ‘quartier generale’ che rimarrebbe ancorato all’interno del perimetro nazionale.
Antonio Apa - Segretario generale Uilm Genova
IL COMMENTO
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