cronaca

Dopo la bocciatura dell'Avvocatura dello stato
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"Un’ipotesi su cui stiamo ragionando è che il MIUR storni  alla Regione 75 milioni destinati alla creazione del polo scientifico tecnologico. La Regione ha certamente spalle più larghe nella gestione di un appalto, potrebbe usare una sua società in house per la costruzione diretta dell’edificio e poi darlo in comodato d’uso gratuito all’Università. I tempi sarebbero certamente più rapidi”: così Paolo Comanducci, Rettore dell'Università di Genova, spiega a Primocanale una delle possibili soluzioni per la vicenda del trasferimento di Ingegneria agli Erzelli.

La nuova strada è stata presentata al Ministero dopo che l'Avvocatura dello Stato aveva bocciato l'ipotesi di un acquisto della futura sede sulla collina prima ancora che venisse realizzata. "Noi abbiamo chiesto se poteva seguire questa via - ha spiegato Comanducci - La risposta è stata che non si può fare, sarebbe illegittimo andare su quella strada con responsabilità di tipo penale, perché sarebbe un’elusione della gara d’appalto. Per noi quella strada è chiusa”.

Una soluzione certo più concreta rispetto all'affidamento della gestione della gara d'appalto all'Università, secondo Comanducci, che aggiunge: "C’è una terza opzione che è quella che l’Università dia un mandato amministrativo alla società GHT affinché sia lei a funzionare da stazione appaltante e faccia la gara per la costruzione degli edifici. Di queste questioni dovremo ancora parlare, ma certo è un'opzione molto complicata”.

"Il progetto dovrebbe essere attualizzato rispetto a quello realizzato 7 anni fa - aggiunge il Rettore dell'Università di Genova -. Poi c’è l’aspetto logistico, e le eventuali soluzioni devono essere finanziate. In questo momento noi dimostriamo la volontà di fare. Certamente non accettiamo le scorciatoie ai margini della legge".