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Il viaggio della vergogna dalla Spezia a Manarola
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Ormai è così ogni fine settimana, spesso anche durante i giorni feriali: centinaia di persone accalcate dentro i treni regionali dell'estremo levante ligure. Abbiamo scelto un convoglio a caso, partito in tarda mattinata, questa domenica, il 28 giugno.

Partenza dalla stazione della Spezia centrale. Entrano residenti, turisti, croceristi, persone che desiderano semplicemente trascorrere una giornata al mare, o visitare uno dei luoghi più belli e apprezzati del mondo.

Riprendiamo la scena: persone schiacciate come sardine: solo una piccola parte di loro trova posto nei sedili dello scompartimento. Gli altri in piedi, schiacciati come sardine, o seduti stretti fra gli scalini. "E' così da sempre - racconta uno dei viaggiatori - basterebbe aggiungere qualche treno, qui non ci sta neppure uno spillo".

Alla stazione di Riomaggiore alcuni scendono, un'altra massa di turisti cerca di salire. Non c'è posto per tutti. Chi trova un pertugio è spiaccicato, tra la porta e altri passeggeri. Un delirio. Ci sono anche momenti di tensione, perchè chi vuole salire spinge, altri non ci riescono e si lamentano. Un vero disastro.

"C'è anche la Via dell'Amore chiusa. Quindi chi vuole arrivare a Manarola da Riomaggiore non può farlo attraversando il sentiero, dobbiamo per forza prendere il treno". Racconta un altro visitatore delle 5 Terre. Il viaggio riprende, a Manarola la situazione si ripete. Negli stretti marciapiede della stazione si accalcano centinaia di persone, altri spingono per salire.

Così sarà anche a Corniglia, Vernazza e Monterosso. Alla grande bellezza delle 5 Terre corrisponde anche la grande vergogna del trasporto ferroviario.