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Per i grillini si apre il caso 'Terra dell'acqua'
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Dai semplici rifiuti urbani a fusti interrati contenente materiale liquido, dagli scarti di materiale sanitario a veri e propri rifiuti tossici. Con il sospetto che tra il materiale rinvenuto recentemente ci sia anche dell’arsenico.

È un vero e proprio dossier quello presentato dai rappresentanti del Movimento 5 Stelle dei comuni del Magra ai neo consiglieri regionali grillini e ai parlamentari del movimento membri della commissione d'inchiesta sui rifiuti. E dopo un lungo incontro alla Sala Barontini di Sarzana, gli esponenti hanno effettuato un sopralluogo nelle zone più critiche lungo il fiume.

"Ci sono 43 discariche che sono state catalogate - spiega Walter Chiappini consigliere sarzanese - molte sono venute alla luce a seguito dell'erosione effettuata dal Magra. Abbiamo fatto denunce e richieste di analisi. Ma dagli organi preposti e dagli enti superiori e dall’Arpal non sono mai arrivati risultati di analisi che abbiamo chiesto con insistenza”.



Tra gli altri emerge il caso di Boettola, nel territorio di Vezzano Ligure, dove il fiume ha cambiato il suo percorso, erodendo l'argine, portando alla luce rifiuti di vario genere che erano stati interrati abusivamente. Rifiuti che in buona parte sono stati portati verso valle, e quindi poi in mare, dal Magra. È solo uno dei casi illustrati e per i quali il Movimento 5 stelle parla di "terra dell'acqua" assimilando il caso-Magra alla "terra dei fuochi" della Campania.

Massimo Battistini, neo consigliere regionale aggiunge: “Andiamo in Regione per vigilare. Leggiamo che un amegliese come Giampedrone potrebbe diventare assessore all’ambiente. Vigileremo anche su di lui e sul presidente Toti, entrambi legati a questo territorio”.

"Sembra quello che facevano i Casalesi in Campania - dice l'onorevole Zolezzi - Mi prendo l'impegno di verificare se ci sono inchieste della magistratura in corso. E di capire come possiamo muoverci".