cronaca

Operazione della polizia di frontiera di Ventimiglia
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Ventiquattro immigrati ammassati in un furgone hanno rischiato l'asfissia. Sono stati salvati a Mentone dagli agenti della polizia di frontiera di Ventimiglia e dai colleghi francesi. Il mezzo aveva appena superato la frontiera italiana. Sono 16 bengalesi, 6 pachistani, un siriano e un indiano: sono stati riammessi in Italia e affidati alla Croce Rossa. Arrestato il passeur: un uomo di 32 anni, romano di origine e residente a Milano.

L'uomo è stato arrestato con le accuse di tratta di essere umani, favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, violenza e resistenza a pubblico ufficiale, favoreggiamento personale e danneggiamento. Processato in Francia è stato condannato a tre anni di reclusione e 10 anni di interdizione da territorio francese.

I profughi erano stati adescati alla stazione ferroviaria di Ventimiglia da tre nordafricani, che si erano fatti pagare per favorire l'espatrio e avevano indicato loro il mezzo su cui salire per superare il confine. Una volta accordatisi, i profughi si sono incamminati lungo la ferrovia e giunti nei pressi di un supermercato sono saliti sul furgone che si è diretto verso l'autostrada per la Francia.

I tre nordafricani e i profughi sono stati pedinati dalla polizia italiana che ha avvertito quella francese e, quando il furgone è giunto all'altezza del casello di Mentone (la prima località dopo il confine italo-francese), i poliziotti hanno intimato all'autista di uscire dall'autostrada. Quest'ultimo ha obbedito, ma poi ha forzato il posto di blocco che era stato appositamente organizzato ne è nato un inseguimento durante il quale il furgone ha tentato anche di speronare l'auto della polizia francese. Il mezzo è stato poi fermato e i profughi ricondotti in Italia.