
Walter Zenga da nuovamente fiducia al giovane Ivan, irruente ma bel prospetto ma l’inizio del Bologna fa venire i brividi. I rossoblù tengono bene palla, la fanno girare e, al 10’ colpiscono la traversa con una punizione dal limite dell’eterno Brienza. La Sampdoria prova a scuotersi, con Eder e Muriel mentre Soriano sonnecchia e fa arrabbiare Zenga. Ma intanto ancora Mounier taglia la difesa doriana e Silvestre si immola per stopparne la conclusione. Al 23’ grande palla di Eder che mette in mezzo dopo una giocata delle sue per Muriel: il colombiano prova il colpo di tacco, la difesa bolognese fa buona guardia. Intanto la partita perde due protagonisti: Cassani, già non al meglio, lascia il posto all’esordiente Pedro Pereira, Giaccherini al ragazzo di via Fereggiano, ora bolognese Rizzo. Che il primo tempo, però, denoti una Sampdoria aggrovigliata lo si capisce dalle ultime due occasioni: prima su un cross, Destro e Rizzo non ci arrivano, poi, al 45’ Donsah da fuori chiama alla parata Viviano. Primo tempo insufficiente per la Sampdoria, ben messo il Bologna.
La ripresa è come il primo tempo, almeno inizialmente, con la Sampdoria che denota problemi di costruzione della manovra mentre emerge un Silvestre baluardo difensivo. Poi Rizzo patisce troppo l’emozione di giocare di fronte alla sua gente e si becca due gialli ingenui in pochi minuti ma la Samp continua a soffrire. Ci vorrebbe la giocata: che arriva da Muriel ma il colombiano fa sedere la difesa avversaria e poi tira fuori. Ma alla mezz’ora c’è il riscatto: Muriel in mezzo a tre per Eder che fredda Mirante e porta i blucerchiati in vantaggio. Il calcio è strano, soffri, non vedi la luce e poi in un lampo diventa tutto diverso. Il lampo, stavolta è di Roberto Soriano: minuto 34, tocco di Correa e saetta del capitano da 25 metri dove Mirante non può arrivare. Ferraris in visibilio, applausi e 2-0.
Sampdoria nel gruppo delle secondo e domenica c’è la trasferta di Torino contro i granata.
IL COMMENTO
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