Trasparenza e applicazione delle linee guida europee in materia di affidamento delle concessioni portuali: questi i punti di partenza di un’interrogazione che il Movimento 5 Stelle presenterà la prossima settimana in Consiglio regionale. Temi ancor più di attualità se si considera l’imminente emanazione della Riforma portuale, che secondo il ministro Delrio dovrebbe arrivare entro poche settimane e colmare il vuoto normativo lasciato dalle legge 84/94. Tutto questo mentre i terminalisti che spingono per proroghe e rinnovi, mentre si fanno sempre più forti i dubbi su concessioni di 50 o 60 anni, come in discussione nei porti italiani.
Serve trasparenza - “Com’è possibile che ancora oggi le Autorità portuali non stiano dando una risposta alla richiesta di informazioni sui canoni delle concessioni e sugli investimenti dei terminalisti e delle Autority”, dice Alice Salvatore, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio Regionale. Poi aggiunge: “Queste domande sono state poste dal senatore Maurizio Rossi, che è l’unico elemento politico che si sta impegnando su questo tema fondamentale”.
“Rinnovi di 50 anni? Assurdo” – I 5 Stelle chiedono trasparenza sul fronte di canoni e investimenti, ma anche paletti sulla durata dei rinnovi. “E’ inaccettabile che questi terminalisti chiedano proroghe di 60 anni mentre in Europa di parla di 10 anni al massimo”, dice Salvatore.
Rischio sanzioni dall’Europa - Sullo sfondo il rischio di un intervento della Commissione europea. La stessa cosa accaduta a Trieste, dove era scattata la procedura di pre-infrazione per tre concessioni pluridecennali affidate ad altrettanti terminalisti. Procedure poi stoppate, “Ma non vuol dire che Trieste aveva fatto bene. Significa che la Commissione Europea per ragioni politiche ha deciso di non aprire una procedura di infrazione”, aveva spiegato Maurizio Maresca, docente di diritto internazionale ed ex presidente dell’Autority triestina. “Dobbiamo aspettare che l’Europa ci sanzioni? Noi chiediamo che le linee guida europee siano applicate anche nei porti italiani”, dice Alice Salvatore.
Nomi dai 5 Stelle per il dopo Merlo? Perché no – Sulla prossima guida del porto di Genova, quasi certamente un commissario, la capogruppo regionale dei Cinque Stelle non ha dubbi: “Deve essere una figura esperta del settore, ma anche proveniente dal territorio e che conosca le differenze tra gli scali liguri”. Pronti a proporre dei candidati? “E’ uno spunto da tenere in considerazione, anche perché i partiti fanno sempre gli stessi nomi”.
Si infiamma il dibattito sulle concessioni – Tornando al tema delle concessioni, la presa di posizione del Movimento 5 Stelle si aggiunge a quella degli ex segretati liguri del Pd Lorenzo Basso e Giovanni Lunardon, che in una lettera aperta chiedono trasparenza e maggiori clausole sul rinnovo delle concessioni. Giovedì scorso il sindaco di Genova, Marco Doria, aveva dichiarato che non c'è fretta per rinnovare concessioni che scadranno solo nel 2020.
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Porti, l’affondo dei Cinque Stelle: “Concessioni di 50 anni? Assurdo”
Annunciata un’interpellanza in Consiglio Regionale
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