L'Ato vuole il depuratore a Chiavari, Levaggi si ribella: "Allucinante, ci opporremo in tutte le sedi"

La decisione è presa, ma la vicenda non finisce qui. Con voto palese, per alzata di mano, i sindaci dell'Ato - ambito territoriale ottimale della Città Metropolitana di Genova - hanno votato per la realizzazione di un depuratore comprensoriale per tutto il Tigullio Orientale, da realizzarsi sulla Colmata a mare di Chiavari. La Ue aveva chiesto di decidere entro fine settembre. I voti a favore sono stati 23, contrari 13, 5 astenuti. Ma il sindaco di Chiavari, Roberto Levaggi, annuncia ricorso al Tar e minaccia di dimettersi da assessore metropolitano.

“Sono convintissimo che il depuratore sulla colmata non si farà mai, non sarà inserito nel Puc e ci sono sentenze a riguardo che ci darebbero ragione”. Accanto a Levaggi salgono sulle barricate gli altri sindaci del Tigullio: Giuseppe Sanguineti, primo cittadino di Lavagna, ma anche Rapallo, Santa Margherita, Zoagli. L’unico comune favorevole è quello di Sestri Levante, amministrato dal centro sinistra.

Ma la questione, secondo il sindaco, non si limita alle tubature: “È assurdo che un comune come Sestri Levante, che ha il triplo della superficie di Chiavari, venga a scaricare i propri liquami sulla colmata di Chiavari. Questa non è una decisione tecnica e nemmeno economica, ma politica. Ritengo che ci sia un patto forte tra Pd e Iren, si è visto chiaramente. Ma non ne faccio solo una questione partitica – assicura Levaggi – tutto il Tigullio è contrario”.

Levaggi si prepara al braccio di ferro: “Ci opporremo in tutte le sedi. L’Ato è stato messo di fronte a dati non approfonditi. Oltre al ricorso al Tar, ci sono gli estremi per fare un esposto in Procura. Non ci sono stati elementi sufficienti per decidere”.

Chiavari e gli altri comuni del comprensorio sono a favore del doppio depuratore: uno per la val Petronio, al servizio di Sestri Levante, e uno per la valle Entella. L’opera promossa dall’Ato, che costerà 60 milioni di euro, è ben diversa: “Farebbero una condotta via mare o via terra, creando disagi alla circolazione, pompando i loro liquami per 12 chilometri. Attraverserebbe l’Entella, un fiume critico per problemi idrogeologici che tutti conosciamo, e scaricherebbe sulla colmata di Chiavari. Allucinante”.

Un depuratore che, peraltro, Chiavari ha già da tempo: “Chiavari ha un suo depuratore, realizzato molti anni fa. E funziona molto bene. Certo, ogni tanto deve essere ammodernato. Comuni come Sestri Levante, a differenza di Chiavari, sono in infrazione comunitaria. Per 20-30 anni, pur essendo città turistica, non si sono dotati di un impianto adeguato. Ora scaricano il problema su di noi, ci opporremo in tutte le maniere”.

LA REPLICA - "Con tale decisione, l'assemblea rispetta i tempi indicati dalla Regione Liguria con nota del 15 luglio scorso per evitare l'avvio della procedura di infrazione comunitaria". Così il sindaco del Città Metropolitana Marco Doria sulla votazione dell'Ato, ambito territoriale ottimale, che si è espresso sulla realizzazione del depuratore comprensoriale del Tigullio Orientale. L'assemblea ha scelto che l'impianto dovrà essere costruito a Chiavari.

"La scelta costituisce dunque un atto obbligato da un lato per evitare di subire pesanti sanzioni che sarebbero ricadute sugli enti territoriali, e quindi sui cittadini, e dall'altro per garantire al Tigullio un moderno sistema di depurazione delle acque", ha concluso Doria in riferimento alla procedura d'infrazione da parte dell'Ue che avrebbe comportato una multa calcolata in 61 milioni di euro per l'assenza sul territorio di un impianto di depurazione.