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Nuova Rai? Per ora il dg ha solo grane
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I superpoteri coni quali Antonio Campo Dall’Orto regnerà quando, con l’approvazione della riforma Rai, da direttore generale si trasformerà in amministratore delegato, sono in arrivo. Però, in attesa delle ragnatele magiche, allo Spiderman renziano servirebbe perlomeno un radar per schivare gli ordigni disseminati in viale Mazzini. Il materiale più esplosivo è il bubbone giudiziario ereditato dal predecessore Luigi Gubitosi, relativo a una serie di appalti truccati e a un fondo di 38 milioni di euro in nero con cui le società indagate avrebbero pagato mazzette a dirigenti Rai.

Per far luce sui 37 dossier interni gonfi di irregolarità riscontrate nei contratti che la Rai non aveva trasmesso alla Procura (sono stati appena sequestrati), Campo Dall’Orto ha aperto un’indagine interna che punta sulle eventuali responsabilità dell’ufficio legale, mentre l’associazione dei dirigenti Rai, per mettere fine al clima di linciaggio generale, invoca la punizione dei colpevoli.

Intanto sono già pronti gli emendamenti (a partire da quelli grillini) per bloccare la deroga al nuovo codice degli appalti prevista dalla riforma Rai che, denuncia il grillino Roberto Fico, «favorirebbero altra opacità e corruzione». Temi scottanti che però il 28 ottobre nella sua prima audizione (con la presidente Monica Maggioni) in commissione di Vigilanza, il dg ha schivato, dilungandosi invece sulla Rai che verrà, a cominciare dal tormentone del recupero degli spettatori under 35.

Le domande del senatore di Liguria Livica, Maurizio Rossi, sono rimaste senza risposta, ma l’11 novembre, quando la coppia tornerà in Vigilanza, non potrà svicolare ancora. Sul piatto c’è anche lo scandalo dei 24mila euro versati a Yanis Varoufakis per la sua partecipazione a 'Che tempo che fa' prodotta da Endemol, con la relativa richiesta dell’Usigrai di riportare l’informazione nelle testate giornalistiche, sottraendole alle reti e allo strapotere di agenti e società di produzione.

Il consigliere d’amministrazione Arturo Diaconale ha appena chiesto la conta ufficiale di tutte le trasmissione appaltate. Campo Dall’Orto deve vedersela pure con 1.400 cause per demansionamento, con le polemiche per il canone in bolletta e con il buco nero della pubblicità.

In collaborazione con Tvzoom.it