"Non tutelano il nostro lavoro". Così i mitilicoltori spezzini alla notizia, diffusa nei giorni scorsi, della sentenza del Consiglio di Stato che conferma lo spostamento delle Marine storiche del Canaletto del porto della Spezia.
Una sentenza che dà ragione all'autorità portuale spezzina e costringe i concessionari di quella zona, a oriente del golfo spezzino, a accettare una ricollocazione. Coinvolti in questo trasferimento anche i mitilicoltori della Spezia: "La mitilicoltura locale ha disposto di quella concessione per oltre mezzo secolo. Ci chiediamo se un aumento delle superfici disponibili corrisponda ad un reale incremento dei lavoratori portuali.
Lo spostamento renderebbe concretizzabili importanti progetti previsti nel piano regolatore portuale. I sindacati hanno manifestato soddisfazione alla possibilità di ampliare il porto. Ma nessuno ha sprecato una parola su un'attività storica per il golfo come quella della mitilicoltura, alla quale questi spazi risultano indispensabili per restare in vita".
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Miticoltori spezzini all'attacco: "Non viene tutelato il nostro lavoro"
Contro lo spostamento delle marine del Canaletto del porto della Spezia
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