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Il governatore ligure incalza: "Non servono slogan e false promesse"
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Cosa aspetta il governo ad abbassare le tasse? È questa la domanda che fa da sfondo all'intervento del presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, sul blog di HuffingtonPost. Il consigliere politico di Forza Italia elenca tutte le incombenze che gravano sui cittadini in questo periodo: "Tasse, mutui, rate e bollette. Quasi la metà degli italiani (dato Coldiretti/Ixe) userà la tredicesima per pagare queste scadenze. E se qualcosa "avanza" per fare i regali di Natale. Il 16 dicembre poi ci saranno la Tasi e l'Imu - prosegue Toti -, tasse che il governo di centrodestra aveva abolito, ora reintrodotte e auspicabilmente eliminate dal 2016. Un continuo salasso per le famiglie e le imprese che fanno i conti con una triste realtà".

Il presidente ligure incalza il governo. "Non servono slogan e false promesse, perché è il tempo in cui il buonsenso dovrebbe avere la meglio. Noi ci saremo per ogni proposta che sia dalla parte dei cittadini anche se, a oggi, a venti mesi di questo governo, i risultati sono pochi o nulli", afferma Toti, che poi si rivolge direttamente al governo e chiede: "Le abbassiamo queste tasse? Rendiamo la vita più facile agli italiani? La terra degli uomini è la terra di tutte quelle persone che chiedono solo di vivere con un po' di tranquillità, magari senza vedersi sfumare i guadagni di una vita tranquillante messi in banca. Non serve la bacchetta magica, solo buona volontà".

"Già, ma se il buongiorno si vede dal mattino, per le imprese continuano a non arrivare buone notizie", prosegue il governatore. "Così il Governo ha rimandato il taglio dell'Ires per le imprese. Le proposte che arriveranno in aula a Montecitorio non prevederanno la riduzione di 3 punti dall'attuale aliquota del 27,5 per cento al 24,5 per l'imposta sul reddito delle società. Si ripete il solito tira e molla - conclude Toti -: si promette e si rimanda, si annuncia e poi non si fa niente. Il solito tranello del governo che conosciamo già, peccato però che stanno giocando, ancora una volta, sulla pelle degli italiani".