
"Sono accanto alla mia città e ci sono sempre in mille modi", afferma Doria a Primocanale. "La vicenda Ilva ci terrà occupati nelle prossime settimane. Non è una questione risolvibile in un incontro. L'incontro servirà a porre dei punti fermi positivi. Ci sono una serie di questioni da affrontare sulla prospettiva industriale che sarà chiarita una volta saputo a chi si venderà. Posso immaginare scenari diversi. Siamo a un punto fermo. Abbiamo il dovere di andare a vedere quali prospettive ci sono. Abbiamo per i lavoratori una garanzia reddituale fino a settembre. Dobbiamo occuparci di tante questioni in maniera coordinata".
Eppure la Fiom è stata chiara: se non dovessero arrivare le risposte attese, si tornerà subito in piazza. Il rischio è dunque quello di un effetto-Marino, con la città bloccata mentre il sindaco è all'estero. "Sono certo di essere molto diverso da Marino. Per quello che faccio e per quello che dico", taglia corto Doria, che ribadisce come il viaggio non fosse rinviabile: "Un viaggio così complesso è organizzato da mesi. Con interlocutori di altissimo livello che si sono impegnati da tanto tempo per un programma di lavoro particolarmente intenso".
Ma quale sarà lo scopo dunque della visita a San Francisco? "Parlare positivamente della nostra città e sulle eccellenze che ha in un mondo dimanico come quello californiano", spiega il primo cittadino genovese. "Sarò accompagnato dal dottor Alberto Cappato che è il direttore del Porto Antico Spa e responsabile del settore turismo in Confindustria. Uno dei primi obiettivi è rendere Genova attrattiva per i turisti, uguale rendita e iniziative culturali. Poi in quella zona ci sono imprese che hanno rapporti con realtà cittadine legate a Genova. Si può favorire rapporti per la Genova di domani".
Obiettivo più o meno dichiarato è anche quello di trovare investitori per il Blue Print. "Il Blue Print è un'area del Comune di Genova disegnata da Renzo Piano che interessa a Genova. Se io riuscissi a vendere il Blue Print a grandi investitori sarei felice: darei una mano a migliorare la Fiera che sta cadendo a pezzi", afferma Doria, che non si dà però un traguardo concreto per questo viaggio. "Il punto è che noi cercheremo di stabilire rapporti di promozione della città andando a presentare la qualità turistica della città, non sarà il momento di firmare contratti, ma presentare Genova con i suoi istituti e facilitare una serie di rapporti senza i quali non avremo futuro. L'Istituto Italiano di tecnologia ha dietro la città. Questo lo faciliterà e sarà sostenuto dalla città".
IL COMMENTO
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