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Il consigliere regionale interviene sulla situazione che si è creata da settembre
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"Una situazione idrogeologica esemplare di incuria e menefreghismo totale sulla prevenzione da parte delle istituzioni". Così il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Marco De Ferrari, definisce quanto sta accadendo a Cavassolo, in Alta val Bisagno, a Genova. "Con le piogge torrenziali di settembre 2015, un consistente cumulo di detriti e massi, anche di notevoli dimensioni, si sono accumulati nella confluenza tra il Bisagno e il rio affluente in sponda destra, che scende dal Comune di Davagna. Sì tratta di un accumulo potente - sottolinea De Ferrari -, con uno spessore che supera i due metri e mezzo, che, occupando tre quarti dell'alveo del Bisagno, di fatto, ne ha deviato il percorso".

"Questa nuova situazione - spiega il consigliere 5 Stelle - crea almeno due potenziali problematiche in caso di un'ulteriore piena improvvisa: un effetto diga/sbarramento causato da questo deposito di detriti, che porta a innalzare oltremisura il livello dell'acqua del Bisagno stesso, mettendo in serio pericolo di inondazione le abitazioni che si trovano poco più a monte; un aumento dell'effetto erosivo sul muraglione di contenimento presente sulla sponda sinistra del Bisagno, già eroso in buona parte a settembre, in corrispondenza della deviazione, dove si trovano altre abitazioni".

"Sono trascorsi ormai sei mesi e non c'è stato nessun tipo di intervento - ricorda De Ferrari - soltanto un rimpallo continuo di responsabilità tra i vari gradi di istituzioni e compilazione di carte burocratiche. Un'istituzione davvero vicina ai cittadini sarebbe intervenuta immediatamente a ripristinare il vecchio percorso di confluenza", conclude il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle.