cronaca

Dopo l'affondo a Rete a Sinistra per le posizioni sul Terzo Valico
2 minuti e 54 secondi di lettura
"Restiamo basiti per le affermazioni rilasciate dalla consigliera Salvatore. Affermazioni che giungono proprio mentre qui in Regione Rete a Sinistra e il Movimento 5 Stelle stanno organizzando insieme la campagna per il SI al referendum sulle trivellazioni in mare. Ma fortunatamente, salvo smentite, le dichiarazioni di Alice Salvatore non rappresentano tutto il Movimento 5 Stelle: vogliamo credere siano state espresse a titolo personale." Questa la risposta di Gianni Pastorino (Rete a Sinistra) dopo le affermazioni della consigliera M5S Alice Salvatore.

La stoccata della Salvatore, infatti, che ai microfoni di Primocanale accusava Gianni Pastorino di "tardiva coscienza ambientale"
, arriva a tre giorni dalla prima riunione del comitato NoTriv coordinata da Pastorino e dal consigliere pentastellato Gabriele Pisani. Una battaglia, quella contro le trivellazioni in mare, che il consigliere Pastorino ha condotto per primo e che ha portato la Liguria a figurare fra le dieci regioni che sostengono il referendum abrogativo contro lo 'Sblocca Italia'.

Il consigliere di Rete a Sinistra rigetta serenamente anche le accuse sulla posizione tenuta in merito al Terzo Valico:
"Mi pare che la Salvatore abbia le idee molto confuse: prima di tutto, in questi mesi non abbiamo mai detto che il Terzo Valico non debba essere realizzato; semmai stiamo dicendo che non può essere realizzato in danno della popolazione, con inaccettabili costi sul piano della sicurezza e della salute di cittadini e lavoratori" – dichiara Pastorino -.

"Valutando questo quadro, riteniamo sempre realistico passare all’opzione zero:
fare un passo indietro, rivedere il progetto, fare scelte che tutelino il benessere della popolazione e, nel caso non si trovassero soluzioni, desistere dal far proseguire i lavori. Queste le considerazioni che abbiamo trasmesso ancora di recente a Toti."

Nessuna incoerenza: la prova è una lettera inviata al presidente lo scorso 29 febbraio, in cui Pastorino puntualizzava ancora una volta le sue posizioni sull’annosa vicenda. E le medesime posizioni sono ribadite nella proposta di legge, presentata da Rete a Sinistra il 14 dicembre 2015, per la partecipazione della cittadinanza alle scelte sulle grandi opere.

Chiamato in causa, Gianni Pastorino coglie l’occasione per ricostruire la vicenda Terzo Valico,
per quanto attiene all’attività istituzionale di Rete a Sinistra: "nei suoi sproloqui, la consigliera Salvatore evita accuratamente di raccontare come siano andate davvero le cose. E allora le raccontiamo noi: siamo stati noi i primi a sollevare in consiglio regionale il problema amianto nel cantiere di Cravasco."

"Solo in seguito alla nostra interrogazione del 3 settembre, che denunciava irregolarità nelle terre di scavo, si sono svolte le ulteriori verifiche che hanno fatto fermare i lavori; sullo stesso argomento siamo tornati con un’altra interrogazione il 19 gennaio e con due lettere inviate all’Assessore Giampedrone, datate 30 novembre e 3 dicembre 2015 – evidenzia Pastorino, che prosegue -; vogliamo parlare della nostra coscienza ambientalista? Benissimo. Nei giorni in cui si approvava il Piano Casa Rete a Sinistra è stata l’unica forza politica a formulare una controproposta organica, con un maxiemendamento tradotto poi i proposta di legge: il nostro Piano Verde per il consumo zero di suolo e per la salvaguardia del territorio. Siamo stati anche gli unici a scrivere a tutti i Sindaci della Liguria, dando loro indicazioni su come fermare la riforma Scajola. Nel frattempo la consigliera Salvatore dov’era? Magari davanti a qualche telecamera. È bene che la prossima volta si vada a rileggere le carte, prima di fare una delle sue solite sparate."