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In attesa di una conferenza stampa in Turchia
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Ancora una volta, la Sampdoria di Ferrero rispetta l'impegno di «riportare il nome del club all'attenzione di tutti». Ancora una volta, però, non si tratta di una vittoria sul campo; ma di una questione di soldi che ci sono e non ci sono, di carte bollate, di parole date ma forse no. Il nome della Sampdoria è sulla bocca di tutti, ma per motivi poco piacevoli.

Un anno fa, l'attempato Samuel Eto'o era arrivato a Genova come certificazione delle ambizioni siderali di Ferrero, con tanto di nomina informale ad “ambasciatore della Sampdoria nel mondo” e carriera dirigenziale futura; circolava addirittura la voce di un biopic con Morgan Freeman, progetto cinematografico certo più altisonante de “Le frese ignoranti”, unico film prodotto da Viperetta dal giorno dell'arrivo al Doria.
Certo, la pellicola sceneggiata dal Pallone d'Oro africano è piuttosto un noir: Eto'o accusa la Samp di impegni disattesi, non solo sul piano economico. Può darsi si tratti davvero della buonuscita pattuita ai tempi dell'improvviso passaggio all'Antalyaspor, serie B turca; starà al Re Leone argomentare.
Dal fronte doriano, spiega invece – secondo prassi – l'avvocato Romei, estraneo alla società ma nei fatti direttore generale: secondo il legale romano, sarebbe addirittura la Sampdoria ad averci rimesso dei soldi, lasciando partire il calciatore per la Turchia.

In attesa di fatti e dettagli, il profilo internazionale dell'antagonista certo non giova all'immagine di una società che, da qualche tempo, sembra faticare a far seguire i fatti alle parole. Se si tratti davvero di un inspiegabile sfogo a vuoto di un personaggio come Eto'o, o non piuttosto di un segno di disinvolta difficoltà a onorare gli impegni da parte della proprietà blucerchiata, presto sarà chiaro. Di certo, si arricchisce il fascicolo di incertezze e di ombre che grava su questa gestione societaria. Può darsi che anche l'iniziativa di Eto'o sia un «complotto», come quello che secondo Viperetta sarebbe alla base della recente richiesta Figc di decadenza. Può darsi che tutto il mondo - a partire dalla Procura di Busto Arsizio, che aveva riscontrato un caso di bancarotta fraudolenta in una sua avventura imprenditoriale pre-Samp - complotti contro Ferrero. O forse è davvero Eto'o a essere un mitomane? Diceva Agatha Christie che tre indizi fanno una prova. Basta quindi saper contare.