cronaca

Disposta dal pm: "Capire come e perché si è rotto"
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Una perizia tecnica per stabilire come e perché si sia rotto a Genova il tubo dell'oleodotto della raffineria Iplom, che domenica sera ha riversato nel torrente Polcevera circa 600 metri cubi di petrolio. La consulenza verrà disposta nelle prossime ore dal pm genovese Walter Cotugno, che indaga per disastro ambientale colposo. Il magistrato anche oggi ha fatto un sopralluogo e ha continuato a sentire le persone informate dei fatti.

Intanto il procuratore capo facente funzioni Francesco Cozzi ha sottolineato come "la procura sta lavorando celermente per acquisire tutti gli elementi utili alle indagini e consentire così la riapertura del tratto sequestrato. Ma nessuno può pensare di fare valutazioni che prendano a base questa obiettiva e ineludibile necessità di indagine".

Sono tre i profili su cui si baserà l'inchiesta: il primo riguarda l'aspetto geologico e cioè accertare se la frana sopra la conduttura sia stata la causa della rottura del tubo o se sia stata causata dall'esplosione; gli inquirenti dovranno poi valutare lo stato della conduttura, ovvero stabilire come mai si sia rotta e, infine, una analisi complessiva dell'impianto.