Emergenza locale terminata nel savonese, non ancora a Genova. Un sopralluogo aereo della Capitaneria di Porto aveva rilevato tre chiazze di petrolio in mare verso la Francia. Macchie oleose subito aggredite dai vessel messi a disposizione dal ministero dell'Ambiente, ma che hanno scatenato il panico nei comuni costieri.
Delle 50 tonnellate di greggio finite in mare quando la condotta dell'Iplom si è spaccata resta solo una piccola chiazza al largo di Varazze. Intanto continua il lavoro sulle sponde del Polcevera per ripristinare le dighe e continuare la bonifica del torrente in cui si è riversato, attraverso il rio Fegino, il petrolio proveniente dalla condotta Iplom rotta. Secondo le stime di Iplom ribadite da Regione e Prefettura, è stato raccolto il 95% del petrolio riversato.
LA SITUAZIONE IN MARE - Un sopralluogo aereo della Capitaneria di Porto ha rilevato tre chiazze di petrolio in mare: una 8 miglia al largo di Savona e due a circa 4 miglia al largo Imperia. Si presentavano con una lunghezza di circa 2/3 miglia ciascuna e di poche decine di metri di larghezza. In prossimità delle spiagge di Savona e Albissola gli uomini della Capitaneria hanno, inoltre rilevato, la presenza di macchie di prodotto.
'EMERGENZA LOCALE' REVOCATA NEL SAVONESE - L'annuncio in diretta dell'Ammiraglio Pettorino intorno alle 10: "Le analisi sono positive - ha dichiarato - per questo abbiamo deciso di togliere lo stato di emergenza in quelle zone. Nei prossimi giorni, se la bonifica proseguirà a questi ritmi, verrà tolta anche a Genova". La situazione più sotto stretto controllo e dove si concentrano maggiormente gli sforzi, resta quella del ponente genovese e degli specchi acquei portuali, dove le chiazze di sostanza si presentano più vive, in quanto alimentate dalla corrente del Polcevera, leggermente aumentata a causa delle piogge.
CAPITANERIA: "NETTO MIGLIORAMENTO" - Continuano le attività di bonifica e recupero di ciò che è rimasto dallo sversamento di greggio nel Polcevera, come comunica la Capitaneria di Porto. "Proseguono senza sosta le attività di monitoraggio e verifica della Guardia Costiera ligure lungo tutto il litorale del ponente genovese. Le condizioni già di per sé buone nel savonese sono ulteriormente migliorate e questo ha portato a far cessare, su indicazione dell’Ammiraglio Pettorino, Direttore Marittimo della Liguria, lo stato di emergenza locale a Savona".
L’Ammiraglio Pettorino ha voluto precisare: “La situazione è nettamente migliorata, grazie anche alle condizioni meteorologiche e al presidio di contenimento e bonifica costituito sin dalle prime ore dell’emergenza. In queste ore è di nuovo in volo un aereo della Guardia Costiera che potrà fornirci ulteriori e più precisi elementi di valutazione degli eventuali residui”.
SPIAGGE - Arpal sta operando con una squadra di tecnici al fine di monitorare il litorale da Cogoleto a Genova. In occasione delle verifiche è stata evidenziata la presenza di una limitata quantità di materiale residuo nella spiaggia di Pegli, la cui rimozione è stata avviata dalla ditta Castalia per conto di IPLOM. Prosegue l’attività di Arpal anche sul versante savonese. Su alcuni lidi del Ponente genovese sono state posizionate panne assorbenti per recuperare eventuali depositi di greggio.
TOTI - Effetti negativi sul turismo? Semmai dipendono dall'autolesionismo di associazioni di categoria, o peggio, di amministratori locali. Le spiagge del Ponente sono totalmente al sicuro, chi ha messo le mani avanti ha fatto male”. Il presidente della Regione Giovanni Toti, tornato in sopralluogo sulla foce del Polcevera, dove si lavora ancora per aspirare il greggio residuo, spazza via le apprensioni per il petrolio sulle spiagge liguri, sposando di fatto la versione di chi parla di "danno d'immagine" più che ambientale.
IN FRANCIA - Un Falcon 50 della Marine nationale francese è stato messo a disposizione della prefettura delle Alpi Marittime per rilevare eventuali tracce di petrolio al largo delle coste di Nizza e della Costa Azzurra. Dopo una prima ricognizione aerea effettuata ieri, nuovi voli sono previsti nei prossimi giorni. La prefettura francese ha detto che il centro di controllo dell'inquinamento della Marina è "pronto a intervenire. Le autorità marittime francesi sono in allerta per sostenere le autorità italiane se richieste". La nave antinquinamento Jason è in stato di preallerta e è pronta a intervenire.
CHIAZZE OPALESCENTI DA 'ALLERTA VERDE' - L'Agenzia europea per la Sicurezza Marittima ha confermato che per quanto riguarda le chiazze opalescenti di idrocarburi presenti nel mare ligure dovute alla rottura della condotta "si tratta per la maggior parte di iridescenza con basso livello di allerta (green alert) e che non dà luogo a particolari situazioni di criticità, il cosiddetto No Oilspill warning".
BITUME RACCOLTO A SAVONA - Bitume è stato raccolto, a Savona, in un tratto di spiaggia che si trova a ovest della foce del fiume Letimbro. Il bitume si presenta a macchie del diametro di 2-8 centimetri. L'Arpal ha prelevato dei campioni per l'analisi del materiale. Il sindaco Federico Berruti ha firmato un'ordinanza con cui chiede alla Iplom di "attivarsi nel più breve tempo possibile per rimuovere i residui di idrocarburi presenti sul litorale savonese". La preoccupazione, comunque, resta anche per quello che riguarda i gestori di stabilimenti balneari, soprattutto nelle località del ponente della regione.
RIMOSSO IL 95% DEL PETROLIO - Si è nuovamente riunito il tavolo operativo presieduto dal prefetto Fiamma Spena sullo sversamento del greggio in Liguria. Secondo i dati forniti durante la riunione al momento è stato recuperato circa il 95% del materiale libero inquinato pari a 450 metri cubi del petrolio sversato.
Dalla Capitaneria di porto l'aggiornamento parla di ritiro dei mezzi antinquinamento dalla zona tra Loano e Albenga perché il materiale iridescente e visibile si è completamente disperso in modo completo. Resta qualche piccola area iridescente nella zona davanti a Genova Pegli e lì si sono concentrati i vessel della Castalia. Nel pomeriggio, il governatore Toti e l'assessore regionale al'ambiente Giampedrone effettueranno un altro sopralluogo alla foce del Polcevera.
In mare opera un mezzo di altura tra Arenzano e Genova, mentre in porto sono attivi due mezzi di altura e otto unità costiere per rimuovere le limitate aree di iridescenza ancora presenti. Tra qualche ora, a cura della Guardia Costiera, sarà effettuato un sorvolo aereo con riprese. Alle ore 10,00 di oggi la Capitaneria di Porto ha revocato la dichiarazione dello stato di emergenza locale per la provincia di Savona.
A terra, sono state ripristinate tre briglie di contenimento e le altre due lo saranno entro la giornata odierna. Tali presidi si integrano con le barriere oceaniche galleggianti collocate alla foce del Polcevera e con il sistema di panne assorbenti. Prosegue ininterrottamente l’attività di rimozione superficiale dello strato di terreno maggiormente contaminato lungo il rio Fegino nonché la scrematura dell’acqua tramite autospurghi in corrispondenza delle briglie sifonate ed il contestuale controllo della qualità dell’acqua.
cronaca
Disastro ambientale, il turismo trema. Ritirata l'emergenza nel mare di Savona
Piccole chiazze residue al largo di Savona, raccolto il 95% del greggio
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