
L'indagine del nucleo investigativo dei carabinieri di Genova ha permesso di accertare che la gang prima di entrare in azione effettuava lunghi sopralluoghi negli istituti di credito con microtelecamere nascoste in orologi e occhiali. L'inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Federico Manotti, ha permesso di ottenere un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di due uomini residenti a Roma di 58 anni, di un cinquantenne residente a Ceccano (Frosinone), e di uno di 56 di Frascati (Roma).
Tutti accusati di rapina aggravata, sequestro di persona, detenzione e porto di armi da fuoco, in relazione alla rapina commessa il 19 maggio 2015 nella Banca Regionale Europea di corso Torino, a Genova. La tecnica della banda era consolidata: nei fine settimana praticava un foro nel pavimento o in una parete di un vano caldaia o un'intercapedine di palazzi attigui alla banca presa di mira. Poi faceva irruzione nell'istituto di credito durante la pausa pomeridiana di un giorno feriale, legando mani e piedi gli impiegati presenti e obbligando il cassiere o il direttore ad aprire le casseforti temporizzate sotto la minaccia di armi da fuoco e di cutter.
IL COMMENTO
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