Gli entusiasmi sul Blue Print di Genova si sono già raffreddati. Venerdì l'annuncio di (appena) 25 milioni stanziati da Renzi. Dopo cinque giorni il primo stop della Commissione Europea, che ha chiesto ufficialmente una valutazione d'impatto ambientale e sanitario sul progetto. Nel mezzo, un altro sversamento di idrocarburi nel Polcevera, ennesimo rigurgito delle emergenze ambientali della città, ben chiare anche a Bruxelles.
La doccia fredda è arrivata in risposta all'interrogazione presentata a febbraio da Tiziana Beghin, deputata europea del Movimento 5 Stelle, su impulso della portavoce locale Alice Salvatore. A preoccupare è l'ampliamento delle Riparazioni navali davanti al centro storico, una soluzione che aggraverebbe l'impatto in termini di emissioni nocive già denunciato dal comitato Porto Aperto e rilevato dalla Commissione stessa, che ha riportato i dati nel documento.
Altro che waterfront: quella di Genova è una vera emergenza ambientale. Il biossido d'azoto nell'agglomerato urbano è fuori dai limiti di legge. Si continua il monitoraggio sull'ozono. L'inquinamento acustico è inaccettabile, Genova non ha una mappa delle aree più critiche né un piano d'azione. E così è scattata la procedura d'infrazione contro il Governo italiano. Quello stesso Governo che il Blue Print lo ha finanziato con le briciole dei 3,5 miliardi messi a disposizione per la cultura e la ricerca. Il tutto mentre i polceveraschi osservano tubi, cisterne, depositi e condotti sperando che non si allunghi la serie dei disastri.
"Le autorità hanno ignorato Genova e i suoi cittadini per troppo tempo, non si scherza con la salute e questa risposta di Bruxelles è il coronamento di un'azione congiunta, ma anche un secco no a chi vuole fare soldi senza se e senza ma, speculando sulla vita dei cittadini", attacca Beghin. La collega Salvatore conclude: “Questo forse risveglierà tante coscienze intorpidite". Il sindaco Marco Doria, strappato (l’esiguo) finanziamento al premier, aveva cantato vittoria. Ma forse non ha fatto i conti con la realtà, né con la Commissione Europea.
IL PD NON SI RASSEGNA - Intanto Alessandrio Terrile, capogruppo Pd in Comune, insieme al responsabile infrastrutture Fabio Gregorio risponde ai Cinque Stelle: "Il progetto del Blue Print che il Governo ha deciso di finanziare rappresenta la possibilità di coniugare finalmente interventi di riqualificazione urbana ed ammodernamento dei siti produttivi con conseguente miglioramento delle condizioni ambientali. Come al solito il Movimento Cinquestelle sa solo dire no, facendo leva su inesistenti contrapposizioni tra lavoro ed ambiente, con il rischio di lasciare tutto così com'è".
politica
Blue Print, dall'Europa il primo freno: "Grave situazione ambientale a Genova"
Dopo i 25 milioni promessi da Renzi la doccia fredda della Commissione
2 minuti e 5 secondi di lettura
TAGS
TOP VIDEO
Mercoledì 13 Novembre 2024
People - Quarant'anni di Gigi Ghirotti al fianco di chi soffre
Mercoledì 13 Novembre 2024
Libri e idee - Una Liguria storica e polisensoriale
Mercoledì 13 Novembre 2024
Continua il freddo in Liguria, le previsioni di 3Bmeteo
Martedì 12 Novembre 2024
Il genovese a Hong Kong: "Mattarella interessato agli incontri e ai rapporti tra i due paesi"
Martedì 12 Novembre 2024
Premio Rapallo Bper 2024 - Lo speciale
Ultime notizie
- Nuova giunta, entra Mai con Alessio Piana alla vicepresidenza
- Trovati i vestiti di Davide Violin, il ristoratore travolto dal rio in piena ad Arenzano
- Ivo Saglietti: un viaggio in bianco e nero tra sofferenza e speranza
- Ente Bacini: Tatiana Pais entra nel consiglio di amministrazione
- Amiu lancia due iniziative sul riciclo di carta e cartone
- Samp, la rivoluzione di Sottil e Accardi: rilancio Pedrola, riscatto Bellemo
IL COMMENTO
Come si controllano le acque superficiali in Liguria
Che tristezza la politica che non vuole la sanità