cronaca

Il consigliere contro Toti: "Non ha ascoltato le istanze dei passeggeri"
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Ancora polemiche sul nuovo orario dei treni in Liguria. Interviene Giovanni Lunardon, consigliere regionale Pd: "Avevamo chiesto già il 27 maggio un intervento tempestivo all’assessore Berrino in vista del nuovo orario estivo di Trenitalia per la tratta Genova-Acqui Terme, denunciando il rischio di gravi disagi per i pendolari. E se dalla Giunta non è ancora pervenuta alcuna risposta, purtroppo, come avevamo previsto, per gli utenti dei treni che viaggiano su questa tratta i problemi si sono presentati puntuali già oggi, primo giorno feriale di entrata in vigore dell’orario estivo".

I problemi evidenziati sono sempre gli stessi: "Convogli stracolmi e persone stipate le une contro le altre, visto che su uno stesso treno sono stati concentrati i passeggeri di due linee differenti; disagi, caldo e allungamento dei tempi di percorrenza. In poche parole un disastro annunciato, frutto di una serie di decisioni sbagliate e penalizzanti per i pendolari che utilizzano questa tratta, e non solo. Sappiamo che sul nodo di Genova attualmente sono in corso dei lavori importanti che hanno ripercussioni sulla linea per Acqui Terme, ma come avevano sostenuto gli stessi utenti si potevano trovare altre soluzioni.

Cotninua Lunardon: "La Giunta Toti, invece, non ha voluto ascoltare le istanze dei passeggeri e così, ai disagi già presenti e non risolti nell’orario invernale, si sono sommati i problemi di questo nuovo orario, in cui sono stati inseriti molti cambi obbligati a Sampierdarena per chi arriva a e per chi parte da Brignole e Principe (su 13 treni in entrambe le direzioni 8 partono o fermano a Sampierdarena, tra cui tutti quelli in direzione Acqui Terme compresi nella fascia oraria 13-20). Il nostro fondato timore purtroppo è che sia solo l’inizio di un’estate molto difficile per i pendolari della Genova-Acqui Terme. Confidiamo che la Giunta Toti batta un colpo, dando una risposta concreta alle richieste del comitato dei pendolari della Genova-Acqui Termi e dei sindaci della Valle Stura".