Parte con la stagione estiva l'Operazione Mare Sicuro della Capitaneria di Porto per controllare il mare e le spiagge delle coste liguri. La campagna è stata presentata stamane dall'ammiraglio Giovanni Pettorino, comandante della guardia costiera.
Obiettivo dell'operazione, voluta e coordinata dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, è garantire la sicurezza a bagnanti e diportisti e prevenire i reati che possono attentare all'incolumità dei cittadini e danneggiare l'ambiente.
Tra i risultati dell'anno scorso spiccano gli illeciti rilevati negli stabilimenti balneari. Spesso di tratta di infrazioni legate alla presenza e all'utilizzo del personale per il salvamento (il bagnino distolto dal suo compito per svolgere altre mansioni ad esempio) o alle attrezzature di sicurezza, come l'assenza o la dotazione non corretta della ciambella di salvataggio.
Nei giorni scorsi nei guai è finita anche una venditrice di alimenti abusiva che preparava panini su un furgone posto sulla battigia fra Multedo e Pegli che utilizzava la corrente elettrica dello stabilimento vicino del fratello, posto sotto sequestro. Il furgone è stato sequestrato e la donna sanzionata per numerosi illeciti.
L'anno scorso i soccorsi svolti dalla Capitaneria di Porto di Genova sono stati 174, molti di più che negli altri precedenti anni: 145 nel 2013 e 156 nel 2014. Le persone soccorse sono state 430, mentre nel 2013 furono 254 e nel 2014, 301. I natanti soccorsi invece si attestano a 114, più del 2013 (100) meno del 2014 (181).
Sale anche il numero di illeciti rilevati ai conducenti di acquascooter: 73, nei due anni precedenti furono 12 e 7 nel 2014. Al proposito il comandante Pettorino ricorda che per guidare gli acquascooter bisogna avere il patentino.
Alto e in aumento il numero di natanti pizzicati troppo vicini alla costa: 115. La Capitaneria rammenta che le imbarcazioni a vela e a motore devono stare ad almeno 200 metri dalla costa per non invadere lo spazio riservato ai bagnanti.
Obiettivo dell'operazione, voluta e coordinata dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, è garantire la sicurezza a bagnanti e diportisti e prevenire i reati che possono attentare all'incolumità dei cittadini e danneggiare l'ambiente.
Tra i risultati dell'anno scorso spiccano gli illeciti rilevati negli stabilimenti balneari. Spesso di tratta di infrazioni legate alla presenza e all'utilizzo del personale per il salvamento (il bagnino distolto dal suo compito per svolgere altre mansioni ad esempio) o alle attrezzature di sicurezza, come l'assenza o la dotazione non corretta della ciambella di salvataggio.
Nei giorni scorsi nei guai è finita anche una venditrice di alimenti abusiva che preparava panini su un furgone posto sulla battigia fra Multedo e Pegli che utilizzava la corrente elettrica dello stabilimento vicino del fratello, posto sotto sequestro. Il furgone è stato sequestrato e la donna sanzionata per numerosi illeciti.
L'anno scorso i soccorsi svolti dalla Capitaneria di Porto di Genova sono stati 174, molti di più che negli altri precedenti anni: 145 nel 2013 e 156 nel 2014. Le persone soccorse sono state 430, mentre nel 2013 furono 254 e nel 2014, 301. I natanti soccorsi invece si attestano a 114, più del 2013 (100) meno del 2014 (181).
Sale anche il numero di illeciti rilevati ai conducenti di acquascooter: 73, nei due anni precedenti furono 12 e 7 nel 2014. Al proposito il comandante Pettorino ricorda che per guidare gli acquascooter bisogna avere il patentino.
Alto e in aumento il numero di natanti pizzicati troppo vicini alla costa: 115. La Capitaneria rammenta che le imbarcazioni a vela e a motore devono stare ad almeno 200 metri dalla costa per non invadere lo spazio riservato ai bagnanti.
IL COMMENTO
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