E' giallo sull'uomo fermato dalla polizia nel porto di Genova e sospettato di terrorismo dai pm. Mohammed Al Maqtouf Alkurghaly Siraj, 36 anni, è sbarcato a Genova il 24 maggio. E' arrivato da Tunisi, ma il suo passaporto è americano e indica che è nato nello stato del Rhode Island.
Nonostante il passaporto, l'uomo non parla inglese. Sul sedile posteriore della sua auto viene trovato un secondo documento, dal quale risulta essere originario della Libia: per questo viene arrestato dagli agenti con l'accusa di aver falsificato l'identità. Oltre ai due passaporti, nella macchina vengono ritrovati cinque telefoni e sette schede sim, contenenti numeri europei, tunisini e libici.
Ma non finisce qui: qualche giorno dopo l'arresto, in Procura arriva un emissario del consolato statunitense di Milano, per confermare che l'uomo è davvero un cittadino Usa. Ma le discrepanze fra i due documenti e il contenuto definito "interessante" dei suoi pc consentono, secondo le norme varate dopo l'attentato di Charlie Hebdo, di contestare il sospetto di terrorismo.
L'accusa mossa dal sostituto procuratore Federico Manotti e dal Gruppo d'investigazione criminalità organizzata (Gico) della Finanza è di associazione finalizzata al terrorismo internazionale. Resta la possibilità che l'uomo sia un agente segreto.
Nonostante il passaporto, l'uomo non parla inglese. Sul sedile posteriore della sua auto viene trovato un secondo documento, dal quale risulta essere originario della Libia: per questo viene arrestato dagli agenti con l'accusa di aver falsificato l'identità. Oltre ai due passaporti, nella macchina vengono ritrovati cinque telefoni e sette schede sim, contenenti numeri europei, tunisini e libici.
Ma non finisce qui: qualche giorno dopo l'arresto, in Procura arriva un emissario del consolato statunitense di Milano, per confermare che l'uomo è davvero un cittadino Usa. Ma le discrepanze fra i due documenti e il contenuto definito "interessante" dei suoi pc consentono, secondo le norme varate dopo l'attentato di Charlie Hebdo, di contestare il sospetto di terrorismo.
L'accusa mossa dal sostituto procuratore Federico Manotti e dal Gruppo d'investigazione criminalità organizzata (Gico) della Finanza è di associazione finalizzata al terrorismo internazionale. Resta la possibilità che l'uomo sia un agente segreto.
IL COMMENTO
Come si controllano le acque superficiali in Liguria
Che tristezza la politica che non vuole la sanità