cronaca

Erano stati sequestrati beni per oltre 46 milioni
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Il Tribunale del riesame di Genova ha disposto il dissequestro del patrimonio di Antonio Cipollina e Marco Grosso, ex direttore e vicedirettore del Centro fiduciario di Banca Carige, indagati nell'inchiesta per riciclaggio, favoreggiamento reale e ostacolo agli organismi di vigilanza con al centro l'ex presidente della Banca Giovanni Berneschi.

Nell'inchiesta, non solo a Cipollina e Grosso, erano stati sequestrati beni per oltre 46 milioni. Il dissequestro nel caso di Cipollina era stato deciso lo scorso mese, la decisione su Grosso è arrivata ieri. "Da Grosso la decisione è stata comprensibilmente accolta con soddisfazione - ha spiegato il suo legale Emanuele Filicaro - Il giudice ha riconosciuto le nostre ragioni".

Secondo le accuse della guardia di finanza, il centro fiduciario di Banca Carige avrebbe costituito, in alcune occasioni, "un crocevia strategico per la gestione di pratiche finanziarie" definite 'opache' riguardanti capitali di provenienza illecita. La Guardia di Finanza avrebbe accertato che i vertici del Cf, sotto l'influenza di Berneschi che era vicepresidente del cda, tutelavano alcuni clienti, titolari di depositi di rilevante importo, tra cui lo stesso Berneschi e il suo nucleo familiare, al punto di alterare e nascondere documenti di operazioni finanziarie operate da alcuni clienti attraverso società affinché non finissero sotto i riflettori degli ispettori della Banca d'Italia e dell'unita' di informazione finanziaria durante le operazioni ispettive. Il pm Silvio Franz aveva chiesto il rinvio a giudizio ed è in corso l'udienza preliminare. Alla prima udienza il Centro fiduciario aveva chiesto di patteggiare una condanna a circa 600 mila euro.