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Alla conquista di Palazzo Tursi: la 'rete' non basta più
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Va bene la rete, ma andiamoci piano. Il Movimento 5 Stelle cambia strategia in vista delle comunali genovesi del 2017. La novità la annuncia Alice Salvatore alla festa di Casella tra una frittella e una bistecca, ma è di quelle che segnano una mezza rivoluzione nella mentalità pentastellata. Anche perché la recente esperienza di Savona, dove è sfumato pure il ballottaggio, ha dato suggerimenti interessanti.

L'argomento è un tormentone storico: come scegliere i candidati. I grillini hanno sempre rimproverato al Pd di fare primarie false. Perché una sfida tra pedine prescelte dal partito, dicevano, non è democratica. I Cinquestelle liguri hanno cambiato idea: sceglieranno sempre i cittadini con le 'comunarie', ma il ventaglio dei candidati sarà prima setacciato dal direttivo. 

"Penso a una preselezione sul territorio per poi passare la parola alla rete", dice la consigliera regionale. Si cambia, quindi, anche per evitare di trovarsi tra le mani un candidato a metà. Molti ritengono che sia stato il caso di Savona. Ora si mettono le mani avanti per Palazzo Tursi. Il Movimento 5 Stelle cerca la sua Virginia Raggi, o Chiara Appendino. E degli iscritti ci si fida, ma fino a un certo punto.