cronaca

Dovrà rispondere in giudizio direttissimo di "furto aggravato continuato"
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Si è presentato in negozio come qualsiasi altro cliente, ma al momento di pagare non tornavano i conti. Così il proprietario, insospettito anche dalle 'sparizioni' dei capi che avvenivano sempre in presenza del giovane, ha avvertito i carabinieri.

Questo l'episodio che ha portato all'arresto di Amri Saiefeddine, 19enne già noto alle forze dell'ordine. Il titolare ha avvisato i carabinieri di un tunisino che aveva appena commesso furti nel suo negozio, dopo che il giovane, sapendo di essere stato scoperto, si era dato alla fuga. 

Ma i carabinieri si erano già accorti del giovane che correva durante un servizio di pattuglia. Lo hanno trovato nascosto all’interno di uno scantinato dietro ad alcune masserizie e lo hanno arrestato con l’accusa di “furto aggravato continuato”. Dovrà rispondere, in giudizio direttissimo, anche per i precedenti furti commessi in quel negozio. La refurtiva è stata restituita al negoziante.