
Il centro d'accoglienza improvvisato in pieno centro cittadino ha già riscosso gli anatemi dei commercianti e di parte della politica locale. "Siamo davanti a una situazione paradossale e inaccettabile – spiega il consigliere Balleari di Fratelli d'Italia, che presenterà un’interrogazione in Comune appena riprenderanno i lavori – l’assessore Fracassi continua a parlare di emergenza e di imposizioni dall’alto, ma anziché mettere paletti precisi a quest’accoglienza indiscriminata si continuano a trasferire immigrati ovunque, specie nei luoghi dove maggiori possono essere le conseguenze negative su tessuto commerciale e turistico".
Il Comune ha replicato dicendo che "ognuno deve fare la sua parte per l'accoglienza ". In termini brutali, da qualche parte bisogna metterli. Ma l'idea di usare un grande appartamento in via Venti Settembre cozza, ad esempio, col Patto d'Area sottoscritto da Regione e Comune coi negozianti, un impegno a riqualificare l'intera via evitando di richiamare degrado con attività come sexy shop, compro oro e market di varia natura. Ilaria Natoli, presidente del Civ di via XX Settembre, si dice "allarmata". Gli esercenti dell'Orientale sono sul piede di guerra.
"Sappiamo bene come questi presunti profughi impegnino le loro giornate: bivaccando e chiedendo elemosine davanti ai negozi - rincara Balleari - A questo punto il Comune di Genova ci dica i suoi prossimi programmi per l’accoglienza: ha intenzione di creare alloggi per profughi anche nel borgo di Boccadasse?".
IL COMMENTO
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