
"Il Comune ha lanciato l'indagine dopo la sentenza del tribunale di Torino secondo cui il 'panino a scuola' è un diritto di tutti - spiega - un terzo delle domande è arrivato nelle scuole del Levante di Genova, trenta da Pegli, le altre dal resto della città. È giusto tutelare un'ultra minoranza, - ribadisce - vogliamo fare in modo che la mensa diventi un momento educativo, il costo medio di 6,50 euro a pasto in tempi di crisi è poco ragionevole, lo ammetto, ma il fai da te non è una cosa buona".
Sul numero molto ridotto, però, potrebbe aver pesato la campagna di "boicottaggio" - nelle parole della Rete Commissioni Mense Genova - messa in atto dai presidi. In alcuni casi sono scattate le denunce. L'assessore Boero comunque assicura: "Abbiamo scritto alla Asl, che proibisce l' introduzione di cibo extra scolastico negli spazi mensa per tutelare i bambini allergici, e al Miur per avere una risposta chiara sul tema, non vogliamo violare i diritti di una minoranza e nemmeno danneggiare una maggioranza" aggiunge.
IL COMMENTO
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