cronaca

Fine prevista nel 2020, il letto verrà abbassato di due metri e mezzo
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Con la cerimonia di consegna si dà il via ufficialmente all'ultima parte dei lavori nella copertura del Bisagno. Per la precisione si tratta del terzo stralcio del secondo lotto, quello che riguarda la parte più critica: il tratto di torrente che va dal ponte della ferrovia all'incrocio con via Santa Zita. Oltre alle autorità locali (il sindaco Doria con l'assessore Crivello e il governatore Toti con l'assessore Giampedrone), sul cantiere è arrivato il ministro della difesa, la genovese Roberta Pinotti. Il premier Matteo Renzi, invece, è atteso nel tardo pomeriggio a Genova.

Ci vorranno ancora tre anni e mezzo, salvo rallentamenti imprevisti, per completare i lavori. L'impresa che ha vinto l'appalto è la Itinera Spa di Alessandria. La nuova copertura, insomma, non sarà completata prima del 2020. Anche durante questa fase saranno eseguiti interventi per migliorare il deflusso verso il mare, ma soprattutto sarà abbassato il letto di circa due metri e mezzo. In questo modo la portata del torrente salirà a 850 metri cubi al secondo dagli attuali 450, quasi raddoppiata. 

Quasi 77 milioni di euro il budget totale finanziato nell'ambito del programma 'Italia Sicura' del Governo, anche se una parte sarà risparmiata e investita in lavori di manutenzione sui rii minori e rifacimento di opere in alveo, come ad esempio alcuni ponti. Nel frattempo continuano i lavori del secondo stralcio, che non finiranno prima del 2017. Poi via allo scolmatore del Fereggiano, che dovrebbe vedere la luce nel 2018. All'appello manca ancora lo scolmatore del Bisagno che dovrebbe intercettarne le acque più a monte, tra Molassana e Struppa. 

TOTI (Presidente Regione Liguria) - "Dirò a Renzi che sono molto soddisfatto per come vengono gestiti i cantieri in questa città, credo che siano un esempio per la rapidità con cui soldi che Italia Sicura ha stanziato, vengono spesi a favore del cittadino, sono molto soddisfatto della convenzione con cui insieme stiamo portando avanti il Terzo Valico che collegherà il porto d'Italia, cioè di Genova, alle pianure produttive del Nord Italia. Vorrei che ci fosse uguale collaborazione nella cabina di regia per l'utilizzo dei fondi Fsc per tutte quelle opere che devono continuare e devono essere ulteriormente finanziata in questa regione. L'efficienza e la messa in sicurezza territorio della Liguria passa non solo dalla soluzione del problema del dissesto idrogeologico, che e drammatico è pericoloso, ma anche da un gap infrastrutturale che ci auguriamo il governo ci aiuti a colmare".

"Ha ragione Renzi: quando le istituzioni fanno squadra dimostrano di saper fare fino in fondo il loro lavoro, cosa che in Italia non è stato fatto troppo spesso. Stavolta, in questa città inauguriamo uno di quei casi che dimostrano che le istituzioni, facendo squadra, riescono ad aprire un cantiere nei tempi giusti, anzi più rapidamente di quanto ci si poteva aspettare, con significativi ribassi d'asta e con un significativo risparmio che può essere reinvestito in opere di messa in sicurezza. Questo cantiere, assegnato con l'offerta economicamente più vantaggiosa e non con il massimo ribasso, grazie agli accordi sindacali che abbiamo fatto, sara' un polmone di occupazione per quei comparti che hanno sofferto la crisi in questi anni. Con questo cantiere, insieme al nuovo cantiere dello scolmatore del Bisagno che apriremo da qui ad alcuni mesi, il finanziamento del quarto lotto del Terzo Valico, anche il comparto dell'edilizia in questa regione avrà un notevole vantaggio da tutto questo. È un buon momento, una buona giornata".

PINOTTI (Ministro della Difesa) - 
Il tema della sicurezza del territorio sia che riguardi il terremoto di Amatrice sia che riguardi il tema delle alluvioni, visto che il territorio italiano è bellissimo ma fragile, non può stare dentro a conteggi aritmetici ed economici. Bisogna quindi che queste risorse siano spendibili a prescindere dal patto di stabilità. È importante investire sulla prevenzione. Sono d'accordo con quello che ha detto stamani il premier Renzi che ha voluto ricordare questo punto. L'investimento su Genova del governo è stato importante e si è potuto fare anche perché il territorio aveva lavorato sui progetti necessari".

DORIA (Sindaco di Genova) - "Italia Sicura ha concesso quei finanziamenti alla città di Genova di cui aveva bisogno da decenni. Questo è il punto fondamentale ed è molto positivo che le istituzioni locali agiscano in maniera coerente e concorde per utilizzare al meglio questi finanziamenti. Questa azione di prevenzione strutturale si è fatta in questi ultimi anni per la prima volta dopo decenni in cui non si è fatto niente. Sono sicuramente soddisfatto anche se la soglia della nostra attenzione deve essere sempre molto alta".

D'ANGELIS (Italia Sicura) -
"Il grande passo in avanti che abbiamo fatto è quello di passare dall'inseguimento delle emergenze alla prevenzione strutturale. Quindi ci sono fondi a disposizione, c'è un piano nazionale, c'è un piano finanziario e noi siamo ovviamente molto soddisfatti del lavoro di squadra che è stato fatto e che si continuerà a fare a Genova tra Comune e Regione perché questo dimostra che, quando ci sono davvero risorse, progetti e capacità di mettere in cantiere le opere, le opere si fanno".