politica

Lavoratori contro un comitato e una minoranza
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In corteo prima, creando disagi al traffico genovese, in consiglio regionale poi attaccando personalmente la consigliera del Movimento 5 Stelle Alice Salvatore. I lavoratori delle riparazioni navali hanno così messo in atto la protesta.

Non contro un provvedimento di una amministrazione, non contro tagli o esuberi, ma – come si evince dal comunicato sindacale – contro il comitato che ha chiesto verifiche sull’impatto ambientale e contro una parte della minoranza in Regione, per una interrogazione nella quale si chiede il rispetto delle norme sulla distanza della attività a rischio dai centri abitati.

La manifestazione ha avuto il suo culmine proprio nell’assemblea regionale, dove i manifestanti hanno accusato i 5 Stelle di volere la chiusura delle riparazioni navali. "E' un'idea irresponsabile - dice il segretario Fiom Bruno Manganaro - perché dietro l'idea dell'ambiente, che viene utilizzato come un cavallo di troia, qualcuno pensa di chiudere attività produttive. Noi all'ambiente ci teniamo, come abbiamo sempre dimostrato con Ilva. Non può essere che qualche migliaio di famiglie perda il reddito in questo modo.

Da parte sua la Salvatore ha spiegato che è dalla parte dei dipendenti
e che le interrogazioni hanno come obiettivo la tutela dell’ambiente e degli stessi lavoratori: "Dobbiamo uscire dal ricatto occupazionale. Nella città abitano anche i lavoratori, che così rischiano la salute. Noi chiediamo solo che la Giunta affronti il problema e trovi una soluzione, come ad esempio hanno fatto alcuni paesi nordici che hanno delocalizzato l'attività all'interno di capannoni fuori dai centri abitati".

Nonostante queste parole, e il voto favorevole dei 5 stelle su un documento condiviso dall’assemblea che prevede di non trasferire le riparazioni navali di Genova (posizione sostenuta in primis dal governatore Toti), il movimento di Beppe Grillo ha vissuto momenti di tensione anche interna, con Francesco Battistini che ha preso le distanze dalla Salvatore, votando in difformità dal resto del gruppo un documento sul blue print.