Salone del Colonnato de La Meridiana affollato a Genova per l'incontro "Le ragioni del No", organizzato dalla fondazione Change di Giovanni Toti per spiegare i motivi del voto contrario al referendum del prossimo 4 dicembre. Presenti ospiti di spicco del centrodestra: da Renato Brunetta a Paolo Romani.
Renato Brunetta - "I sondaggi danno il no oltre il 55%, penso che potremo arrivare al 60%, sarà un giudizio sul cattiva politica del governo Renzi, che non ha fatto niente per la gente", ha detto il capogruppo di Forza Italia alla Camera Renato Brunetta. "L'Italia è il fanalino di coda d'Europa: bassa crescita, alto deficit, alto debito, isolati dal mondo, è l'Italia di Renzi. Con la vittoria al referendum diremo no alla riforma costituzionale, no alla riforma dell'Italicum e soprattutto no a Renzi", ha osservato Brunetta, sottolineando che "il fronte del no è amplissimo, come devono essere i fronti referendari, nella Costituente Togliatti e De Gasperi erano un fronte ampissimo, si chiamava arco costituzionale, siamo la stessa cosa a difesa della Costituzione".
Paolo Romani: "La brutta lettera che Renzi ha mandato agli italiani all'estero è uno sgarro istituzionale molto grave". Lo afferma il capogruppo di Forza Italia al Senato Paolo Romani. "Non si possono mandare gli strumenti agli italiani all'estero per votare e dargli contemporaneamente l'indicazione di votare sì con una lettera del presidente del Consiglio. Luißdeve mantenersi fuori, invece sißsente parte in causa ed è parte di questo referendum. Il voto è contro la riforma ma soprattutto contro Renzi - commenta -. Se vincerà il no bisogna fare la legge elettorale che non mi sembra una cosa semplicissima dopodiché vedremo anche la disponibilità della maggioranza, vedremo cosa farà Renzi, vedremo chi sarà il prossimo presidente del Consiglio: accadranno molte cose prima che si possa andare a votare".
Giovanni Toti: "Sul no al referendum Forza Italia è compattissima. Forza Italia è convintamente per il No perché è una pessima riforma che nella migliore delle ipotesi non serve, nella peggiore, che è quella che temiamo, produrrà grandi guai senza produrre neppure un abbattimento di costi per la nostra pubblica amministrazione". Lo ribadisce il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti. "La riforma su cui il governo Renzi ha puntato moltissimo, viene usata dal governo come legittimazione di un voto popolare che non c'è mai stato e quindi è bene che gli italiani si esprimano come pensano - osserva -. Dopodiché il centrodestra ha il dovere di proporsi come alternativa politica credibile a tutti gli italiani, a questo lavoreremo con il presidente Berlusconi e con tutti gli alleati a partire dal giorno dopo il referendum". "Forza Italia mi pare in buona salute, io sto bene, per il momento, sono un po' stanco ma non ho preso neanche il raffreddore. - commenta Toti - Godono di buona salute anche gli amici che sono con noi stasera. Ci sono tanti alleati con cui intendiamo proseguire un cammino virtuoso comune, che in questa Regione ha portato al successo di tornare al governo dopo molti anni e credo possa essere un buon esempio anche per molti altri posti".
Massimo Piciotti: "Dobbiamo fare una grande opera di informazione. La costituzione è la casa comune di tutti. La nostra è una battaglia forte per dire no a questa riforma"
Matteo Rosso: "Noi siamo uniti, unitissimi, senza dover fare fatica. Giovanni è una persona deliziosa. Saremo uniti anche al referendum e saremo uniti per prenderci Genova. Io voterò no perché non voglio che la sanità torni a livello nazionale"
Edoardo Rixi: "Votare no significa ribellarsi. Dopo gi inglesi con la Brexit e gli americani con Trump, anche noi italiani sapremo alzare la voce".
Sandro Biasotti: "Ho goduto vedendo la vittoria di Trump, ma godrò ancora di più quando vedrò Renzi andare via".
IL MESSAGGIO DI BERLUSCONI - "Il centro destra è unito nella battaglia per il “No” come è unito a guidare la tua Liguria. Questo è un dato politico importante per oggi e per il futuro". E’ quanto scrive il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi nel suo messaggio di saluto inviato al presidente della Regione Liguria Giovanni Toti in occasione dell’incontro. A darne lettura integrale, in apertura dell’evento, il governatore Giovanni Toti.
Nel suo messaggio, Berlusconi rivolge un saluto non solo al presidente Toti ma anche “a tutti gli amici del comitato del “NO”, ai rappresentanti dei partiti alleati, Lega Nord e Fratelli d’Italia, ai rappresentanti dei movimenti e delle associazioni coinvolte nella battaglia referendaria”.
In vista del referendum, il leader di Forza Italia spiega che “il No non è per conservare l’esistente ma per cambiare davvero, per poter realizzare una riforma costituzionale che sia veramente utile al paese, e non solo a Renzi e al Pd”. Secondo Berlusconi, infatti, “la riforma di Renzi è nata come un abito su misura per lui e per il suo partito, riduce gli spazi di democrazia senza ridurre né i costi né le inefficienze” e “potrebbe portare ad effetti molto pericolosi” fino alla “negazione della democrazia”.
Nel suo messaggio, il leader di Forza Italia sottolinea che “il governo ha fallito” sostenendo la necessità che “dopo la vittoria del No, con una legge elettorale diversa, si ridia la parola agli italiani”. Il messaggio integrale verrà diramato agli organi di stampa subito dopo la lettura al convegno.
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Referendum, il meeting di Change: a Genova "Le ragioni del No"
Berlusconi: "Centrodestra sia unito come in Liguria"
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