
“Secondo me il Pd non deve aspettare più cosa farà Doria. Deve fare il partito di maggioranza relativa di questa coalizione. Il Pd ha il ruolo e la funzione per mettere in campo a dicembre le idee. Poi se Doria si vuole ricandidare, come ogni sindaco uscente si sottoporrà alle primarie altrimenti se vuole dare un contributo ben venga. La coalizione deve decidere qual è il perimetro dell'alleanza e dei contenuti perché poi la città si vince o si perde se si è capaci di dare una visione, una speranza e quindi una strategia”, ha sottolineato Rossetti.
Nel Pd ligure ancora commissariato continua anche l’incertezza su chi sarà il nuovo segretario. Nella terna di nomi composta da Morettini e Pandolfo c’è anche Sergio Rossetti che si mette a disposizione ma lancia un avviso ai naviganti. “In questo momento non è cosa fa Tizio, Caio e Sempronio, in questo momento è capire qual è la linea politica, qual è l'alleanza cui si può andare a processare un percorso regionale sul partito e un percorso di alleanza rispetto alla città”.
Mentre il Pd continua la sua lacerazione interna, i Cinque Stelle sono invece alle selezioni per il candidato sindaco. Ogni candidato sul portale del movimento si potrà proporre con le linee guida nazionali e i programmi locali: “Prima si crea la pagina personalizzata che va riempita con i contenuti e si inseriscono tutti i collegamenti social della persona in modo che gli iscritti possano interagire. Una cosa che non esiste da nessun'altra parte. Poi inizia un periodo che dura circa un mese, o anche più, di graticole sul territorio”, ha commentato la portavoce regionale pentastellata Alice Salvatore.
IL COMMENTO
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