
Dalla serataccia di Torino il Genoa si porta a casa una bella consolazione. Quella di aver contribuito non solo a segnare un primato, ma anche a dimostrare che alla lunga credere nei vivai ripaga. Pellegri ha giocato solo qualche scampolo di gara, ma la sua fama è viva da tempo. Continua Rivera: ''Se ieri è entrato in campo vuol dire che poteva farlo. Non è troppo presto, è già pronto e speriamo che si ricominci a puntare sui settori giovanili. È davvero una buona notizia''.
"Sono felice per l'esordio, ma un po' giù di morale per la sconfitta che il Genoa non meritava", ha detto Pellegri come riferisce il padre Marco, team manager della Primavera rossoblù. "E' un bellissimo record - dice Pellegri senior - sarà proprio un bel Natale. Quando c'è il derby - dice il padre - lo va a vedere in Gradinata Nord. Sto ancora metabolizzando quanto è successo: quando l'ho visto alzarsi dalla panchina e iniziare il riscaldamento mi è passata davanti tutta la sua vita, i suoi allenatori e gli sforzi fatti sin da quando aveva sei anni quando lo portavo agli allenamenti con la maglia del Genoa".
Genoano di Genova, Pellegri è una punta centrale di quasi un metro e 90, che all'occorrenza può fare anche l'ala destra. Già 9 presenze e 4 gol con la Primavera del Grifone quest'anno, dove gioca stabilmente dalla scorsa stagione anche se per età dovrebbe frequentare gli allievi, vanta anche tre presenze nell'Italia Under 17 e un gol.
"Il prossimo Messi? Si chiama Pellegri. Ma spero che non mi senta altrimenti si monta la testa", aveva detto di lui, in tempi non sospetti, il presidente del Genoa, Enrico Preziosi. Il Genoa ha sempre creduto in questo ragazzo, e le parole del patron lo confermano. Prodotto della società, questo campioncino si è messo in mostra nei giovanissimi nazionali che hanno vinto l'edizione italiana della Nike Cup, fermandosi solo in semifinale nelle fasi finali.
IL COMMENTO
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