cronaca

L'appello di don Matteo: "Restituitecelo subito"
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"Almeno il Gesù Bambino deve tornare! Non potete tenerlo tra le vostre mani, impunemente, senza sentirne il rimorso, senza che bruci tra le vostre dita, perché non è da esseri umani umiliare la preghiera dei semplici e farsi beffe della fede dei poveri. Restituiteci il nostro Gesù Bambino!".

Così don Matteo Boschetti, parroco di Pontedassio (Imperia), si è rivolto ai ladri che sabato durante la messa delle 17.30, sono entrati nella canonica svaligiando la cassaforte e portando via preziosi per oltre ventimila euro.

Facevano parte del bottino un paio di calici di argento, bracciali e altri preziosi, ma è soprattutto del pregiato e venerato Gesù Bambino dall'alto valore simbolico che don Matteo chiede ai ladri la restituzione: "Il nostro Bambinello - scrive il parroco in una lettera aperta indirizzata ai ladri - non può diventare un oggetto da museo, non è fatto per il feticismo di qualche collezionista... Però non posso che sentire sdegno e disprezzo per chi ruba al povero, qualsiasi scusa possa accampare".

E poi: "Ma un ultimo appello da Uomo a Uomo, anzi di più, da Fratello a Fratello, (perché anche se mi hai umiliato è così che ti vedo) è il più importante per me, che mi faccio voce di tutto il paese: restituiteci subito il nostro Gesù Bambino! Ha raccolto i baci di generazioni e generazioni di pontedassini, che la notte di Natale gli si sono avvicinati con tante ansie nel cuore, gli hanno confidato i dolori e le angosce di due secoli di storia del nostro paese, era il sorriso dei bambini che in lui vedevano riflessa la gioia stessa del Natale".