
Durante la confessione ha riconsegnato la cifra al sacerdote al quale ha detto anche dove ha compiuto il furto. Il religioso si è rivolto alla polizia municipale per rintracciare il proprietario e riconsegnargli il denaro.
Segreta ovviamente sia l'identità del "ladro pentito" che le motivazioni che lo hanno spinto al gesto: secondo quanto previsto dal diritto canonico i sacerdoti sono obbligati a mantenere il segreto su quanto loro riferito durante il sacramento della confessione (un diritto sancito anche dall'articolo 200 del codice penale). La Municipale provvederà comunque a denunciare l'accaduto alla magistratura di Savona.
IL COMMENTO
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